Monteforte Irpino

“Quando è arrivato in ospedale, il 19enne era già in coma. Aveva la febbre molto alta e rigidità nucale. Chiari sintomi di meningite fulminante. Non c'è stato nemmeno il tempo di fargli il trattamento di rito con le emo punture. E'andato in arresto cardiaco. Poi si è ripreso. Per spirare definitivamente poco dopo”. Il dottore Nicola Acone, primario del dipartimento di malattie infettive del Moscati, ripercorre le ultime ore del 19enne, Y.I., stroncato questa mattina da una meningite fulminante.

Il giovane, un immigrato della Nuova Guinea, era già in coma al momento dell'arrivo presso il pronto soccorso. Vi è giunto con un'ambulanza ieri mattina. Dopo l'allarme che era scattato presso il centro d'accoglienza Privè di Monteforte dove il ragazzo alloggiava. Ora proprio all’interno della struttura verranno realizzate le attività di profilassi. Controlli sulle persone che sono entrate in contatto con lui. Ci si chiede come nessuno si sia accorto dello stato in cui si trovava il ragazzo, e che tipo di controlli sanitari gli siano stati fatti all’arrivo in Italia. 

Dopo che l’allarme è scattato, c’è stata la corsa precipitosa verso la città ospedaliera. Una corsa disperata. Purtroppo, però, era troppo tardi.

Quando è arrivato al Moscati, i sanitari hanno potuto fare ben poco per lui. Il giovane ha provato a resistere con tutte le sue forze. Il suo cuore si è fermato, per poi ripartire ancora una volta. Ma era solo l’anticipazione dell’addio che è arrivato poco dopo. Stremato dalla fatica e dalla malattia, il ragazzo è spirato. Grande sconforto e paura sono calati sulla comunità che lo ospitava e sugli abitanti di Monteforte. L'amministrazione del comune irpino e l'Asl hanno assicurato che verrà celermente realizzata la profilassi, mettendo in sicurezza i luoghi a rischio contagio. Vi terremo aggiornati.

Andrea Fantucchio