Atripalda

Mast'Antonio è sconsolato, ma non si arrende. Dopo il riconoscimento dell'autore del rogo, che due giorni fa ha distrutto il suo deposito, Antonio Urciuoli fa la conta dei danni.

“Chi ha causato tutto questo, lo conosco. E' una brava persona. Stamattina era qui a scusarsi. Certo, se avesse avvertito subito i pompieri e noi, forse tutto questo si sarebbe potuto evitare”.

Insomma, quasi perdona l'autore del danno. Nonostante la beffa subita. L'incendio, infatti, essendo colposo, non prevede il risarcimento da parte dell'assicurazione. Ma Antonio Urciuoli è uomo tenace, dalla dignità infinita.

“Dieci anni fa – spiega – ci fu un incendio simile, anzi, peggiore. Poi ci siamo rialzati e abbiamo continuato. Faremo lo stesso anche stavolta. Sarà dura, ma non molliamo di certo”.

Rassicurazioni anche per i venti operai che lavoravano al deposito. Mast'Antonio è sicuro che il radicamento ottenuto sul territorio dalla sua attività, permetterà di preservare il loro lavoro. Per il resto, guardare il suo deposito adesso, fa davvero un certo effetto. Carcasse di auto che giacciono in un vero cimitero. Ce ne sono anche di illustri, come l'auto di Ferlaino, il presidente del Napoli durante il periodo di Maradona, e quella di Alessandro Nesta.

Ma per Mast'Antonio nulla è finito. Lui già pensa al futuro. (Il servizio video è di Angelo Giuliani. Le foto dell'operatore Luca Grafner)

Andrea Fantucchio