“La coltivazione della canapa in Campania, è parte integrante del nostro patrimonio culturale. Tuttavia, oltre al dato storico, spesso sfugge che si tratta di una pianta estremamente versatile e dalle molteplici applicazioni, che costituisce una risorsa preziosissima per favorire un modello di sviluppo economico eco-sostenibile - il primo commento del Presidente PD Commissione Ambiente, in Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero.
Questa coltura, infatti, non necessita di fitofarmaci e pesticidi, richiede scarsa irrigazione e, durante la sua crescita, assorbe CO2, producendo più ossigeno di un bosco con la stessa superficie”.
“Oltre a quanto detto - aggiunge - consente di utilizzare nel processo produttivo tutte le sue parti: i semi, che possono essere consumati crudi, in quanto ricchi di Omega 3/Omega 6, ottimi anche per la farina dedicata alla produzione di pane, pasta e biscotti ad elevato contenuto nutrizionale. L’olio industriale non alimentare, impiegato per saponi, cosmetici, cere, lubrificanti e vernici, totalmente biodegradabili. Le fibre corte, ideali nell’automotive, sia per la componentistica interne, che per la scocca esterna, nonché nella bioedilizia con conseguente elevato risparmio energetico e notevoli effetti benefici sull’ambiente. Le fibre lunghe, dalle quali si ricavano pregiati tessuti destinati ai settori dell’abbigliamento e dell’arredo”.
Vorrei evidenziare, infine, le proprietà di fitodepurazione, esercitate attraverso l’apparato radicale, che è in grado di estrarre dal terreno materiali inquinanti, alcuni metalli pesanti e, perfino, materiali radioattvi.
La proposta presentata - termina Oliviero - mira a sviluppare, su base territoriale, filiere produttive integrate, di imprese singole o associate, svincolate dall’autorizzazione per la coltivazione, fatti salvi gli opportuni controlli, con l’obiettivo precipuo della valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale, al fine di un deciso rilancio economico di questo nostro settore produttivo, radicato nella nostra storia.”
Redazione Na