Quindici

Saranno resi noti questa mattina i nomi dei primi sei giovani irpini selezionati per lavorare all’interno del maglificio “100 e Quindici Passi”. La cooperativa Oasi Project, che ha ricevuto in affidamento dal Comune di Quindici la gestione del bene confiscato al clan Graziano, e l’associazione anticamorra Libera, hanno ricevuto infatti il via libera dalla Prefettura di Avellino alla pubblicazione della graduatoria relativa alla selezione indetta per individuare le figure professionali che dovranno avviare le attività dell’opificio.

Malgrado manchi ancora l’ufficialità, trapelano le prime indiscrezioni sui giovani selezionati. Dei sei posti disponibili due se li sono aggiudicati altrettanti ragazzi di Quindici, gli altri sono stati conquistati da giovani provenienti rispettivamente da Taurano, Sperone, Monteforte Irpino e Avellino. Tra i vincitori della selezione pubblica ci sarebbe anche il fratello di Nunziante Scibelli, la prima vittima innocente di camorra nel Vallo di Lauro, l’operaio tauranese che perse la vita nei tornanti di Ima poiché viaggiava a bordo di un’auto simile a quella di un boss locale. Se così fosse, non solo verrebbe resa in qualche modo giustizia alla famiglia del povero Nunziante, ma si scriverebbe un’altra bella pagina nella storia dell’anticamorra nel Vallo di Lauro.

Sulle indiscrezioni, com’è ovvio che sia, non può darci conferma Marco Cillo. Il referente provinciale di Libera, però, ci spiega quali criteri sono stati seguiti per l’individuazione delle figure professionali. «Abbiamo scelto le persone che davvero fossero in grado di darci una mano in questa fase iniziale, tenendo presente che entro due mesi il maglificio dovrà necessariamente entrare in produzione», spiega Cillo che poi aggiunge: «Non chiuderemo però le porte ai tanti altri giovani che hanno partecipato alle selezioni. Per loro ci sarà spazio in una seconda fase, quella che vedrà partire le attività della scuola delle arti e dei mestieri». Dopo anni di confische, progetti, promesse, finanziamenti, dunque si avvicina sempre più il giorno in cui l’ex villa del clan Graziano diventerà un impianto produttivo e il simbolo della rinascita sociale di Quindici e del Vallo di Lauro. Ritornando alle selezioni, si ricorda che i colloqui si sono svolti presso la Prefettura di Avellino. Quasi duecento i curriculum inviati, valutati da una competente commissione. I selezionati parteciperanno ad un corso di formazione per poter essere avviati alla professione di operai specializzati. Quanto al maglificio, dal punto di vista strutturale l’edificio è ormai pronto. Mancano pochi dettagli e poi l’impresa consegnerà i lavori. Il bando per la selezione degli operai, pubblicato da Libera e Oasi Project, prevedeva l’assunzione di dodici figure: due impiegati e dieci operai, suddivisi tra quattro tessitori e sei confezionatori. I primi sei frequenteranno il corso di formazione e i restanti formeranno la graduatoria per essere assunti in un secondo momento. A valutarli una commissione di rappresentanti di Libera, il Comune di Quindici e la Prefettura.

 

di Rocco Fatibene