San Salvatore Telesino

Lo hanno nuovamente convocato per interrogarlo. Appuntamento domani mattina a Benevento, alla caserma del comando provinciale dei carabinieri, dove, accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Giuseppe Maturo, arriverà Daniel, 21 anni, rumeno, allo stato l'unico indagato nell'inchiesta per omicidio e violenza sessuale che la Procura sta conducendo sulla terribile fine toccata a Maria, la bimba di 9 anni, anch'ella rumena, di San Salvatore Telesino, rinvenuta senza vita il 19 giugno nella piscina di un casale. Daniel è già comparso dinanzi agli inquirenti due volte (una terza solo per il prelievo del Dna): la prima come persona informata sui fatti, l'altra come indagato. In entrambe le occasioni ha risposto alle domande, ripercorrendo i suoi movimenti, fornendo orari ed indicando testimoni a supporto delle circostanze descritte. Tutte, ovviamente, verificate.

La sensazione è che, forse, potrebbe sapere anche altro, e questo potrebbe spiegare la necessità di sentirlo ancora. Per capire se sia a conoscenza di ulteriori elementi che potrebbero finalmente squarciare il velo del mistero che avvolge una storia agghiacciante e drammatica. Al centro di un'attività investigativa che va avanti da oltre tre settimane, e che questo pomeriggio ha fatto registrare la novità dei 'cani molecolari'. Sono giunti da Firenze, hanno annusato gli abiti e, soprattutto, le scarpe della vittima, poi sono stati impiegati per fiutare ogni possibile traccia nei luoghi dell'orrore e nelle aree circostanti. L'obiettivo è definire il tragitto compiuto da Maria prima che la sua esistenza venisse brutalmente stroncata.

Intanto, l'attenzione resta ancora puntata sui due giovani che il papà della bambina sostiene di aver notato nei pressi delle giostre la sera del 18 giugno. Due giovani che avrebbero dato fastidio ad alcune ragazzine. Affermazioni, quelle fatte dall'uomo, assistito dall'avvocato Fabrizio Gallo, che hanno reso indispensabile una ulteriore escussione dei giostrai, che hanno però escluso di aver mai avuto mai come aiutanti, anche occasionalmente, cittadini stranieri.

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