Francescantonio Capone, sindaco di Mirabella Eclano, è uno degli amministratori che si sta muovendo per un vero sviluppo del territorio. «Noi sindaci, ha spiegato a margine del secondo focus group organizzato dal Gal Irpinia per la definizione delle linee strategiche in vista della candidatura al bando previsto dal PSR 2014-2020, stiamo aspettando con ansia che escano i bandi della programmazione europea per essere protagonisti e per non vedere più progetti calati dall'alto. Per anni ci siamo mossi con alle spalle un vuoto totale, un completo abbandono da parte delle istituzioni e senza alcuna programmazione a farci da supporto. Un esempio su tutti è l'industrializzazione che ha coinvolto i nostri territori: per nulla basata sui reali fabbisogni delle comunità. Se si fosse investito sulle ricchezze legate alla nostra agricoltura, alle nostre risorse e ai nostri prodotti avremmo salvato la nostra identità».
E rispetto alle azioni del Gal Irpinia? «Sono molto ottimista su quanto si sta mettendo in essere: per primo ho deciso di partecipare a tutti gli appuntamenti che sono stati programmati in queste settimane perché vogliamo dare il nostro contributo e andare fino in fondo. Creare dei progetti che nascono dal basso e quindi dall'ascolto del territorio è fondamentale. Il Gal Irpinia ricomprende circa 130.000 abitanti, un numero considerevole che può trovare nel Gal la cabina di regia di una nuova programmazione che può essere fatta a patto a che si superino i campanilismi. I piccoli finanziamenti sui quali si è lavorato fin ora non servono a nulla, bisogna operare in ottica integrata. Pensiamo all'enorme potenziale sul quale siamo seduti: uno dei bacini imbriferi più grandi del meridione con una rete idrica che disperde ancora il 53% dell'acqua erogata. Non possiamo più ignorare queste risorse».
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