La storia di Antonio Rocco, di Olevano sul Tusciano, disperso da quattro giorni fra boschi del monte Polveracchio, sta tenendo in apprensione tutta la Campania. Uscito venerdì per andare a funghi con due amici, è poi sparito nel nulla. Un contatto telefonico, il tentativo di chiedere aiuto, poi più niente.
Adesso la paura è tanta.
“Domani – ci spiega Gerardo Basile, referente provinciale dei volontari dell'accademia Kronos di Senerchia – batteremo di nuovo dal basso il Vallone della Caccia. È molto impervio e impegnativo. Speriamo non sia caduto lì”.
Il timore dei soccorritori è che Antonio sia finito a valle e non possa muoversi. Anche i parenti dell’uomo sono accorsi sul posto. E tutti stanno facendo un lavoro davvero straordinario e incessante: i volontari guidati da Fabrizio Lullo, i vigili del fuoco del nucleo Saf (speologi alpino-fluviali), i Tas (topografia applicata ricerca persone disperse), il nucleo elicotteri, quello dell'unità cinofila, una squadra terrestre di Lioni e l'UCL (unità anti crisi locale) , il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, il corpo Forestale dello Stato, la Croce Rossa, i cacciatori di Senerchia e quanti si sono aggiunti alle attività di ricerca per ritrovare Antonio.
Si stanno utilizzando perfino i droni per esplorare la zona. Nessuno vuole credere che sia troppo tardi, e nessuno fino a quando ci sarà un appiglio di speranza, mollerà un centimetro. Domani mattina le ricerche ricominceranno al sorgere del sole. Continueremo a tenervi aggiornati.
Andrea Fantucchio