Avellino

«Veniamo da cinque anni difficili, in cui si è fatto davvero poco. Già so che nei prossimi mesi assisteremo ad operazioni clientelari vergognose, con elemosine varie distribuite attingendo ai fondi comunitari». E’ un Vincenzo De Luca decisamente carico quello che ieri sera ha fatto tappa a Contrada per partecipare all’incontro promosso dal segretario del locale circolo Pd Alfonso Bruno. Al tavolo anche il segretario provinciale Carmine De Blasio, la presidente Roberta Santaniello e l’ex senatore Enzo De Luca «che ha parlato di voto libero, strada obbligata per ridare slancio e forza alle istituzioni». «Sono convito che alla fine prevarremo per la forza delle idee e delle proposte. Caldoro parla con le parole, io con i fatti realizzati nella mia realtà amministrativa», incalza De Luca. «Su lavoro, sanità e trasporti siamo gli ultimi e non vogliamo più esserlo». “Mai più ultimi” è lo slogan che campeggia alle sue spalle. Sul fronte lavoro, il candidato del centrosinistra parte dal precariato. «Dobbiamo dare garanzie ai forestali, a chi vive situazioni croniche di disagio. Per rimettere in moto l’economia c’è bisogno di grandi infrastrutture, una legge urbanistica più semplice e un progetto serio fondato sul turismo. Credo che possiamo fare cose straordinarie». Massima attenzione anche all’agricoltura «e ad altri settore tradizionali, spesso ignorati.

 

Opereremo anche a sostegno delle aree industriale della Valle Ufita e della Valle del Sabato». L’ex sindaco di Salerno si sofferma anche sulle emergenze ambientali aperte sul territorio. «E’ assurdo che non si riescano a depurare le acque nell’area industriale di Solofra, così come va ultimata e resa operativa la mappatura dei siti da bonificare. Non sono problemi trascendentali, basta un’amministrazione attenta. Sono fermamente contrario alle trivellazioni, faremo battaglia anche su questo fronte». Poi, puntuali, ecco le prime bordate all’avversario. «Altro che spot elettorale, è una balla. Sulle assunzioni nella sanità non c’è nessuna certezza. Abbiamo migliaia di precari negli ospedali, perché non iniziamo da quelli? Per i nuovi dobbiamo attendere le destinazioni, questa è solo propaganda. Ma, tranquilli, questi tra due mesi andranno via, scompariranno. Come è successo cinque anni fa, quando hanno preso i voti e sono scomparsi». Ma ce n’è anche per il suo partito.

 

«I candidati? Ho sentito la storia dei provini, ma che dobbiamo fare il Grande Fratello? Semplifichiamo, ascoltiamo il territorio ed andiamo avanti in maniera semplice e lineare. Il nostro candidato deve essere radicato sul territorio, una persona perbene ed avere spirito di servizio. Chi viene alla Regione deve dare, non prendere». Chiusura sulle alleanze. «Con Sel ci sono ancora margini di recupero, siamo portatori di esperienze d'avanguardia e ci sono gli spazi per trovare punti di contatto e di dialogo. Mi pare difficile da concepire una sottrazione di Sel dal dovere di tutti di mandare a casa un governo del nulla. Ci saranno due liste collegate al presidente che guardano all’elettorato moderato, massima attenzione anche al Centro».