La consigliera comunale Giuseppina Castellano, replica alle dichiarazioni diffuse nei giorni scorsi dal sindaco e dalla maggioranza del comune di Sant’Angelo dei Lombardi e dal relativo consiliare. Con una nota, la consigliera comunale spiega il suo disappunto con l’amministrazione Repole e annuncia di continuare il suo ruolo di consigliere comunale dai banchi dell’opposizione.
“I firmatari sostengono che gli atti amministrativi da me richiesti con gli inviti e le diffide del 3.12.2015, dell’11.1.2016, dell’11.4.2016, sono consultabili e scaricabili dal sito internet del Comune. Non è affatto così. Se così fosse, invito, per l’ennesima volta, gli organi preposti a comunicarmi i progetti esecutivi, i verbali di aggiudicazione, la contabilizzazione dei lavori e delle opere offerte in migliorie, etc. Per agevolare l’Ufficio Tecnico ho richiesto almeno una Relazione sintetica sulle procedure appaltate nel corso della Consiliatura. Nemmeno tale istanza è stata evasa. Ho richiesto l’accesso agli atti perché ho ricevuto diverse segnalazioni della cittadinanza che evidenziavano la cattiva esecuzione dei lavori. Ho semplicemente esercitato un’azione di controllo a tutela dei cittadini e della stessa immagine dell’Amministrazione. Al riguardo, ho chiesto anche l’intervento del Segretario comunale, quale preposto della trasparenza amministrativa, ma anche tale tentativo non ha sortito alcun effetto.
Non ho condiviso la scelta dell’Amministrazione di far gravare sulle casse comunali (e, quindi, sui cittadini santangiolesi) una quota notevole dei costi di assistenza per gli immigrati. Ritenevo che tali somme potessero essere meglio indirizzate verso le famiglie locali meno abbienti. Si trattava, dunque, di una priorità programmatica coerente con gli impegni presi dalla lista in sede di compagna elettorale. Penso che la volontà di creare a tutti i costi nuovi posti di lavoro, ha favorito pochi eletti, ma ha trascurato il cuore e la pancia delle fasce deboli del nostro paese.
Mi si accusa anche di essere in “conflitto di interesse” con le imprese di famiglia. Al momento della composizione delle liste e in corso di campagna elettorale, il Sindaco non si è minimamente curato di tale aspetto. Anzi, in termini elettorali, ne ha sicuramente beneficiato, risultando la prima degli eletti. Debbo, poi, precisare, che non ho cariche all’interno del Gruppo. Né mi risulta che le imprese Castellano abbiano partecipato alle procedure appaltate dal Comune. Probabilmente, il ero conflitto di interesse è da ricercarsi altrove ed è “plasticamente” evincibile dalle modalità di affidamento, aggiudicazione e gestione degli appalti. Sul piano politico, un’ulteriore divergenza si è verificata quando ho chiesto chiarimenti per il pagamento di una parcella del defunto suocero del capogruppo di minoranza, non riconosciuta dalla precedente amministrazione e dal Commissario Prefettizio. Ricordo che, di recente (sent. Corte dei Conti –Sez- Campania n. 51/2015 e 717/2015), il Sindaco e qualche consigliere in carica sono già stati condannati per vicende di danno erariale. Il mandato conferito al Sindaco era di ben altra natura: l’intenzione era quella di costruire intorno ad una figura di consolidata esperienza, un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica, “partecipato e trasparente”. Il Sindaco ha accentrato, unitamente a pochi fidati e stretti collaboratori,la programmazione dell’Ente, non consentendo di esercitare l’indirizzo politico. In questo modo, sono state tradite le attese di cambiamento.Convinta di agire nell’interesse dei concittadini santangiolesi, il mio mandato di consigliere prosegue all’opposizione. Farò valere in tutte le sedi le prerogative di consigliere, continuando a richiedere ciò che occorre per controllare la legittimità degli atti amministrativi.”
Redazione Av