San Salvatore Telesino

Da una parte l'attesa per i risultati degli ulteriori approfondimenti scientifici dei Ris sugli abiti della piccola, e per l'estrazione dei file dalla memoria del telefonino di Daniel, il 21enne rumeno che allo stato è l'unico indagato – le due operazioni si svolgeranno, rispettivamente, lunedì e martedì; dall'altra quella per l'ulteriore deposizione dei giostrai della provincia di Caserta. L'escussione, che potrebbe avvenire domani, è diventata indispensabile alla luce delle affermazioni del papà della bimba di San Salvatore Telesino, di neanche 10 anni, rinvenuta senza vita lo scorso 19 giugno – domenica - nella piscina di un casale.

Assistito dall'avvocato Fabrizio Gallo, l'uomo, che in precedenza non lo aveva fatto, ha dichiarato ai carabinieri di aver riconosciuto, attraverso alcune foto pubblicate su facebook, i due giovani, probabilmente anche loro rumeni, che sostiene di aver notato la sera del 18 giugno – sabato – in piazza Pacelli, dove erano installate le giostre. Di qui la necessità del nuovo contatto con i titolari degli impianti di divertimento, per capire se davvero i due stranieri abbiano lavorato per loro il sabato sera. Una presenza, quella dei due giovani, che agli investigatori, in base alle testimonianze fin qui raccolte, non risulterebbe, invece, nella serata di domenica. Si tratta di circostanze importanti ai fini degli sviluppi dell'inchiesta che stanno dirigendo il Procuratore reggente Giovanni Conzo e il sostituto Maria Scamarcio. Senza soluzione di continuità il lavoro degli inquirenti, che sperano di imprimere una svolta all'attività investigativa. Nella quale è stato chiamato in causa, fin qui, Daniel. Che, difeso dall'avvocato Giuseppe Maturo, ha sempre allontanato da sé l'ombra del sospetto.  

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