Ariano Irpino

In primo piano il caso Tiso dopo la recente revoca dalla carica di capogruppo del Nuovo Psi arrivata dalla direzione del partito. E' di oggi l'intervento del Coordinatore Provinciale Antonio Volpe.

"Grazie all’accordo politico stipulato tra il Vice Coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico Gambacorta e il Presidente Provinciale del NPSI Antonio Volpe  è stato possibile la candidatura della Consigliera Sara Pannese e di Daniele Tiso.

I risultati elettorali sono stati favorevoli per la consigliera Sara Pannese che è stata la prima eletta in quota rosa, all’interno della lista di Forza Italia, in quell'occasione anche il Tiso fu eletto consigliere comunale.

Durante la campagna elettorale in qualità di Coordinatore Provinciale del NPSI ho preso l'impegno personale di fare il porta a porta per trasmettere il nostro progetto politico a più elettori, insieme  alla consigliera comunale Sara Pannese, e il Tiso, facendo toccare con mano delle realtà a loro estranee.

I candidati poco conosciuti alla maggior parte degli elettori, hanno beneficiato della mia disponibilità a far da garante con gli elettori.

Gli elettori hanno premiato il nostro progetto politico di rinnovamento generazionale. Il 2014 aveva  per noi come  obiettivo  il radicale punto di svolta: la guida della Città di Ariano Irpino doveva essere affiancata da una nuova leva politica, che  era chiamata a dimostrare le sue effettive capacità.

L’affermazione dei due consiglieri  alle elezioni del 2014 e l’arrivo in Consiglio Comunale di due giovani  senza precedenti esperienze politiche, ha rappresentato un segnale di un cambiamento che per molti versi sembrerebbe  benefico.

Proprio l’esperienza di questi due anni  di amministrazione dovrebbe aver dimostrato  che la questione generazionale non è l’unica sulla quale si possa fare leva per trasformare il Paese e per imprimergli una nuova energia. Non solo, ma se agitata con troppa enfasi la carta del rinnovamento anagrafico rischia di essere, oltre che alla lunga stucchevole, anche ingannevole rispetto a quelli che sono i reali problemi con i quali la Città è chiamata a misurarsi.

Il voto contrario al bilancio di previsione del Tiso, ha tradito il progetto politico  non ha modificato in nulla la percezione negativa che gli elettori continuano ad avere della classe politica e delle istituzioni.

E nemmeno sembra essere servito granché a innalzare la qualità del lavoro per il quale, probabilmente, l’esperienza politica e la conoscenza delle pratiche amministrative (che anch’essa si acquisisce col tempo) valgono più dell’irruenza e delle buone intenzioni.

Due elementi che si associano alla giovane età, e che per solito compensano la mancanza di pratica, sono l’inventiva e il coraggio.

Dal Tiso ci saremmo dunque aspettati, volendo prendere alla lettera la retorica giovanilistica che va oggi di moda, scelte innovative, magari inserite in una visione politica  a sua volta originale e proiettata nel futuro.

In realtà,  non  è stato in grado di apportare nessuna innovazione  all’interno della maggioranza  non abbiamo visto nulla del genere, poiché è giunto improvvisamente ad occupare un posto in Consiglio Comunale pieno di ambizione e digiuno di conoscenza della materia amministrativa, per una adeguata preparazione occorre una grande capacità di ascolto e una grande umiltà nel rapportarsi con gli altri.

Perché molti concittadini hanno l’impressione che il più lucido politico sulla piazza, quello che più di altri orienta e detta la linea, non sia un giovane, ma un venerando e navigato uomo politico prossimo ai novanta?

Naturalmente, due anni  sono pochi per emettere un qualunque giudizio definitivo sull’operato della Amministrazione Comunale.

Termino dicendo quale occasione migliore, essere eletti a pieni voti e sedere tra i banchi della maggioranza, per  fare qualcosa per i cittadini di Ariano Irpino che nel dare la preferenza hanno visto uno spiraglio di luce, ed oggi si ritrovano un consigliere da loro eletto a svolgere un ruolo di opposizione di protesta demagogica per confondere sempre di più l’elettore e farlo allontanare dalla cosa pubblica.

Immaginando che così facendo si rastrella qualche voto in più, che potrà servire per essere rieletto alla prossima tornata elettorale, tradendo il vero significato del voto che dovrà servire a chi lo da e non a chi lo riceve.

Non esistono eroi in politica chi protesta e tradisce il mandato elettorale fa il gioco di chi ha perso le elezioni i quali sono gli unici a gioire, nel vedere una maggioranza che scricchiola, senza pensare che la città cresce anche con un sano contributo della minoranza, il vero politico è quello che sa mediare sa ascoltare e trovare sempre dei punti di incontro anche quanto deve sacrificare qualche ambizione personale per il bene comune.

Ringrazio la Consigliera Pannese Sara di credere nel  progetto politico di rinnovamento del 2014, rispettando il patto fatto con Forza Italia, e soprattutto di mantenere l’impegno con gli elettori per il mandato che gli hanno attribuito e cioè di amministrare e non di stare all’opposizione.

Redazione Av