Parola d'ordine novità. Benevento Città Spettacolo cambia rotta per la sua 37esima edizione. La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Clemente Mastella, stamani ha approvato la scheda progettuale relativa alla realizzazione del del festival, che verrà presentata nelle prossime ore alla Regione Campania per la richiesta di finanziamento.
La manifestazione si svolgerà nel periodo compreso tra il 29 agosto e il 4 settembre e l’importo richiesto alla Regione Campania ammonta a 150.000,00 euro.
«Una cifra esigua» commenta l'assessore alla Cultura Oberdan Picucci «ma non ci scoraggiamo. Saranno tante le novità che coinvolgeranno la città il più possibile per creare non più un evento pensato solo per un pubblico di nicchia, ma qualcosa che possa compenetrare i gusti degli intenditori e incontrare anche il gusto delle masse. Creeremo qualcosa capace di coinvolgere l'intera città, a partire dai quartieri popolari. I rioni periferici non devono vivere solo ogni cinque anni. E proprio il Rione Libertà sarà teatro di un grande evento».
Per quel che riguarda la direzione artistica del festival la scelta è caduta su Renato Giordano, attore e regista sannita e direttore artistico di Quattro Notti e... più di luna piena.
«Abbiamo scelto Giordano – chiarisce ancora Picucci - perchè conosce bene il mondo dello spettacolo sannita e conta collaborazioni con artisti di fama nazionale. Riusciremo così a coinvolgere insieme ai grandi nomi anche gli artisti del Sannio valorizzando un patrimonio cittadino che non è solo quello strutturale ma anche quello umano».
Ma Città Spettacolo non sarà l'unico evento ad animare l'estate beneventana. Per il ritorno di “Quattro notti” il neo assessore non concede dettagli. «Tornerà... ma non si chiamerà più così».
Tornando alla 37esima edizione della rassegna Renato Giordano ha commentato con entusiasmo la nomina: «Sono felice di questa nomina, sono affezionato a questo festival e sarà un onore dirigerlo. Il tema di quest'anno è Arte in strada perché l'idea è quella di avvicinarmi alla gente. Arte non chiusa nei palazzi, anche perché non ne abbiamo – ironizza – . A Benevento mancano i teatri ma in ogni caso mi piace che l'arte si avvicini alle persone».
Insomma un festival in completa rottura con le ultime edizioni. Ma non con il passato. La ricerca, infatti, è proprio il recupero delle radici. Del coinvolgimento delle prime edizioni.
«Non sarà una rassegna solo teatrale. Guarderemo alle prime edizioni quelle in cui Gregoretti ci faceva andare per strada e lì faceva le cose. Poi, con gli anni il festival si è allontanato dalla gente. In alcune edizioni è diventato una “masturbazione intellettuale”. Io voglio tornare alla gente. Voglio un'arte capace di emozionare».
Mariateresa De Lucia