Sono poche le formazioni che ancora non hanno deciso cosa ne sarà del proprio futuro. Un ritardo corposo, ancora non irrecuperabile, ma qualcosa deve cominciare a muoversi per capire quale strada prendere nella prossima stagione. In Serie D, tra queste compagini, poche a dir la verità, come detto, c'è l'Agropoli che non ha ancora sciolto le riserve dopo la salvezza conquistata nell'ultimo torneo. La questione è sempre la stessa. Le società, ormai, da sole non ce la fanno più, hanno bisogno di passare la mano a imprenditori che abbiano risorse o, in seconda battuta, a un aiuto, qualcuno che possa affiancare chi già c'è, rendendo leggera la gestione di una squadra di calcio. Insomma la strada porta alla continuità del progetto da parte di Cerruti. Gli incontri con Gaglione non hanno prodotto l'esito sperato, non ci sono le condizioni per l'ingresso dell'ex presidente della Turris. In questo momento la soluzione è lontana mentre si avvicinano in maniera troppo pericolosa le scadenze. Il 12 luglio bisognerà provvedere all'iscrizione, il tempo tecnico per controllare conti e altro non c'è assolutamente. Il futuro dell'Agropoli, in questo momento, è tutto nelle mani di Cerruti, a meno che non ci sia qualche soluzione dell'ultima ora che possa dare serenità a una piazza che non ha mai fatto mancare il proprio calore e che vorrebbe avere ancora una squadra da sostenere.
Redazione