Avella

Dopo mesi di ‘conteggi’ e calcoli si chiude definitivamente la questione del ricorso di Pietro Foglia al Tar Campania, con una sentenza sfavorevole per l’ex consigliere regionale, che perde così ogni speranza di rivalsa. «In realtà - afferma in unanota il consigliere regionale Enzo Alaia che, in caso di accoglimento del ricorso, avrebbe perso lo scranno - si trattava soltanto di rivendicazioni e accanimenti personali, per andare fino in fondo ad  una questione macchinosa, che nulla aveva a che spartire con l’interesse della comunità irpina. Probabilmente, era solo un tentativo di sminuire un risultato elettorale, che mi ha consentito di essere eletto consigliere regionale».

Vincenzo Alaia, attuale vicepresidente della Commissione Sanità campana, ha le idee molto chiare sulla vicenda. «Qualcuno - aggiunge - non ha esitato a mettere a rischio la positività e l’importanza di una ulteriore rappresentanza politica in provincia di Avellino. Pur sapendo che, se anche la sentenza fosse stata positiva, il seggio sarebbe andato non a lui, ma a Caldoro. Dunque, non si trattava di rivendicare un posizionamento personale, ma di mettere a rischio un seggio molto importante per l’Irpinia: ben 4 consiglieri regionali irpini, sono infatti una ricchezza e una risorsa per il bene di un territorio che, con la passata amministrazione, era stato relegato ai margini della politica regionale Se la sentenza di oggi fosse stata favorevole per Foglia, per il nostro territorio, al contrario, sarebbe stata davvero penalizzante per la provincia irpina. Qualcuno si è accanito, con grande dispendio di risorse e di energie, a perseguire un obiettivo che si è rivelato fallimentare. A Napoli io ci sono. E ci resto. A rappresentare le ragioni di un territorio che amo. E a vivere la politica non come un mestiere, ma come una passione e un impegno serio e costante», conclude Alaia.