Dopo il ritrovamento di una cimice nella stanza del sindaco Catapano e la recente bufera corruzione che si è abbattuta sul Comune per i presunti favori alla ditta titolare dell’appalto per la nettezza urbana, il Gruppocittadino SgV chiede spiegazioni all’Amministrazione comunale. A parlare è Giuseppe Bifulco, presidente del comitato civico spontaneo, che dichiara: «Dopo la cimice ritrovata nella stanza del primo cittadino, abbiamo appreso dai giornali dell’inchiesta della magistratura per presunti favori alla ditta titolare dell’appalto sulla nettezza urbana. Noi cittadini siamo molto preoccupati, questi fatti sono inquietanti, pretendiamo che il sindaco e la giunta chiariscano ai sangiuseppesi quello che sta succedendo sul Municipio».
In effetti, dopo la pubblicazione della notizia sulla recente “bufera corruzione”, né il sindaco né gli altri membri della maggioranza hanno ancora ritenuto opportuno chiarire alla cittadinanza il loro punto di vista. Non fu così poco più di un mese fa, quando esplose il caso della cimice ritrovata nella stanza del sindaco. Allora, a parlare, furono il vicesindaco Dolores Leone e l’assessore Tommaso Andreoli, i quali, sostanzialmente, si dissero sorpresi e inquietati dall’accaduto. Tuttavia, quelle dichiarazioni non hanno soddisfatto il Gruppocittadino, che tramite Bifulco, fa sapere: «Quando fu scoperta la cimice, il vicesindaco Leone sembrava cadere dalle nuvole. Noi sappiamo che, di solito, le cimici vengono messe dagli investigatori quando ci sono serie inchieste in corso. Ora che è scoppiata questa “bufera corruzione” il vicesindaco Leone, che è anche assessore alla legalità, cosa ha da dire alla cittadinanza? Noi siamo convinti del fatto che chi viene eletto debba rendere conto ai cittadini: per questo vogliamo una spiegazione su quel che sta accadendo sul Comune di San Giuseppe Vesuviano». Una cosa è sicura, in città tira una brutta aria.