Le salme dei nove italiani uccisi dai terroristi a Dacca, in Bangladesh, "rientreranno in patria martedì alle 18", quando atterreranno a Ciampino. Lo conferma Alfredo Graziani, sindaco di Magliano Sabina (Rieti), città di Simona Monti, la donna incinta trucidata dagli jihadisti, sorella di Don Luca Monti parroco di Santa Lucia di Serino in provincia di Avellino. I cadaveri saranno poi trasferiti all'istituto di medicina legale del Gemelli di Roma per l'autopsia.
Le bare di Nadia Benedetti, Claudio Cappelli, Vincenzo D’Allestro, Claudia D’Antona, Simona Monti, Adele Puglisi, Maria Riboli, Cristian Rossi, Marco Tondat saranno riportate in Italia con l’aereo inviato dalla presidenza del Consiglio, che si trova già nella capitale del Bangladesh. A bordo membri dell’Unità di crisi della Farnesina e di palazzo Chigi per supportare l’ambasciatore italiano Mario Palma e i familiari delle vittime nelle pratiche burocratiche necessarie per consentire il rientro delle salme. Ad accoglierli le autorità italiane, compreso il capo dello Stato, Mattarella che ha interrotto il suo viaggio in America Latina dopo l’attentato. Intanto nel secondo giorno di lutto nazionale dopo la strage al ristorante di Dacca, la premier del Bangladesh Sheikh Hasina stamattina ha reso omaggio alle vittime allo stadio dell’esercito di Dacca.
Il ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni oggi ha avuto oggi un lungo colloquio telefonico con il ministro degli Esteri giapponese Fumio Kishida per coordinare le attività diplomatiche e di intelligence dei due governi a seguito del drammatico attacco di Dacca in cui hanno perso tra gli altri la vita 9 italiani e 7 giapponesi. I due ministri hanno sottolineato l’importanza di un impegno comune, a partire dalla condivisione di informazioni, tra i paesi del G7 presieduto quest'anno dal Giappone e l'anno prossimo dall'Italia.
Siep