Santa Lucia di Serino

Un filo ideale lega oggi la comunità di Santa Lucia di Serino e quella di Magliano Sabina in provincia di Rieti. Simona Monti, 33 anni, di Magliano Sabina è una delle vittime italiane dell'attacco a Dacca, in Bangladesh rivendicato dall'Isis. La donna è la sorella di don Luca Monti parroco della comunità irpina. “Sono stata insieme a don Luca, spiega Fenisia Mariconda sindaco di S. Lucia di Serino, fin da quando sono arrivate le prime confuse notizie. Poi qualche ora fa è arrivata la conferma e don Luca è partito per raggiungere la famiglia”.

“Questa tragedia, ha spiegato il primo cittadino, colpisce profondamente anche la nostra comunità. Don Luca è un prete giovane che si è subito fatto volere bene da tutta la comunità ed in questo momento non posso che far giungere a nome mio, dell'amministrazione comunale e di tutta la comunità di Santa Lucia di Serino il più profondo affetto e vicinanza a lui ed alla sua famiglia per la perdita della sorella nel barbarico attentato avvenuto in Bangladesh”.

Simona Monti sarebbe dovuta tornare lunedì a Magliano Sabina. Sarebbe tornata per far nascere il figlio che aveva in grembo. La circostanza è stata confermata da don Luca giunto a Magliano. "Questa esperienza di martirio per la mia famiglia e il sangue di mia sorella Simona spero possano contribuire a costruire un mondo più giusto e fraterno", ha detto don Luca Monti, parlando a nome della famiglia. La donna viveva da tempo nella capitale del Bangladesh ed era andata a cena nel locale preso d'assalto. Era in compagnia di alcuni amici di lavoro. Aveva trovato infatti impiego in una azienda tessile del posto. Prima di Dacca aveva vissuto in Cina. Subito dopo l'attentato, la famiglia si è recata a Roma per cercare di conoscere le sorti della loro congiunta. L'ultima volta che Simona Monti aveva sentito la famiglia era stato ieri sera alle ore 20 di Dacca.

Simona aveva comunicato alla mamma che sarebbe andata a cena con amici nel locale poi preso d'assalto dai terroristi dell'Isis. Simona Monti lavorava nella ditta tessile dell'imprenditrice di Viterbo, Nadia Benedetti di 47 anni, morta anche lei nell'attentato di Dacca. Profondo cordoglio è stato espresso anche da Alfredo Graziani, primo cittadino di Magliano Sabina, che la ricorda come una ragazza in gamba, esperta di lingue. Trasferitasi dalla scorsa estate in Bangladesh per lavoro. Era ritornata a Magliano Sabina in occasione delle festività pasquali per trascorrerle insieme con i genitori ed i fratelli. 

G.A.