Benevento

Una maglia è per sempre, perché quella che viene definita casacca o “camiseta” per dirla alla spagnola, nel rugby non si acquista ma si conquista. Bisogna guadagnarsela sul campo, tra un placcaggio e una meta, un drop o semplicemente sostenendo i compagni. Il rugby insegna ad essere gruppo fino in fondo, nel bene e nel male, e anche chi magari non scende in campo è parte integrante della squadra. A Benevento il rugby è una religione. La storia parla chiaro: 50 anni d'attività ricchi di successi, di talenti lanciati e giunti fino all'azzurro della nazionale. In ogni famiglia c'è un rugbista e chi ha conquistato sul campo quella maglia biancoceleste la conserva con amore.

Dopo la vittoria del campionato e la promozione in serie A, l'Ottopagine Rugby Benevento si è regalato un'altra serata di festa proprio per la consegna delle maglie. La società del presidente Palumbo ha risposto presente al gran completo, così come hanno fatto anche altri volti noti della città come don Nicola De Blasio e il neo sindaco Clemente Mastella. Entrambi da sempre vicini al mondo della ovale. La consegna delle maglie è un atto ricco di emozione. Abbracci e strette di mani per ricordare una stagione storica e speciale.

E infine non si può non ricordare l'impegno sociale di una società che anche nel momento più delicato, quello dell'alluvione, è scesa prontamente in strada per aiutare chi aveva bisogno. In questa occasione tutti coloro che hanno prestato i soccorsi nei giorni dell'alluvione hanno ricevuto l'attestato di “Angeli del Fango” dal Coni di Benevento. Dopo la consegna delle maglie è tempo d'estate, ma non di vacanze perché il gruppo continua a faticare, del resto c'è una serie A da giocare.