Ha aiutato tutti a guardare al passato con le tecnologie di domani. Una sorta di archeologia virtuale vocata alla scoperta. Un modo per rendere l'archeologia di tutti in maniera sapiente. Ed è per questo che è ancora più difficile dirgli addio. E' morto a 69 anni Gaetano Capasso, uno dei padri della grafica tridimensionale italiana, l'ingegnere che da un fianco del Vesuvio ha fatto partire gli scenari virtuali di musei, mostre e trasmissioni che raccontano la scienza in televisione, come quelle di Piero Angela. Nel 2009 allestì il Mav, il primo museo virtuale di archeologia a Ercolano, concordato con l'allora sindaco (oggi senatore Pd, Luisa Bossa).
La società di Capasso, la Capware ha firmato la ricostruzione in 3D di Pompei, Villa dei Papiri, e ha prodotto installazioni multimediali che hanno costituito lo scheletro di trasmissioni come Ulisse, Passaggio a Nord-Ovest, Superquark.