Scuola, si cambia. Ancora. Sulle pagelle, infatti, dall’anno scolastico 2017-2018 non dovrebbero più comparire i voti numerici, ma quelli a lettere. Così, almeno, secondo quanto proposto da uno dei disegni di legge delega che il Governo e il Ministero dell’Istruzione stanno preparando sulle basi delle indicazioni contenute nella famosa legge 107, meglio conosciuta come “la buona scuola”.

A, B, C, D, E, saranno le prime cinque lettere dell’alfabeto – se le predette intenzioni andranno in porto – a definire i livelli di conoscenza e di competenza acquisiti dagli alunni, valutati secondo una scala discendente che partirà dalla A (il voto migliore) e terminerà con la E (il voto peggiore).

Redazione