Benevento

Lunedì, 16 Marzo, ore 17.00, presso la sede del PD, indetto dal Gruppo Consiliare di Palazzo Mosti si terrà un incontro per discutere il tema: “ Comuni, Unione di Comuni e sistema regionale delle autonomie. Accompagneranno la riflessione il Prof. Tammaro Chiacchio ed il Prof. Filippo Bencardino dell’Unisannio.

La ragione dell’incontro va ricercata in quella che sembra la nuova condizione degli Enti di Governo substatali. Condizione di assoluta debolezza. La riforma costituzionale, in corso di approvazione, inciderà sulle Regioni e sulle province. Indebolendole. La debolezza istituzionale sarà padre di altre conseguenze. Negative. Infatti, si riverbererà sulle loro attività; soprattutto su quelle volte al recupero del gap di sviluppo tra il Nord ed il Sud del Paese. L’indebolimento segna soprattutto gli enti locali che operano nelle zone economicamente in ritardo. Nel sud e nelle zone interne della Campania. Benevento in particolare. Specificando. Le conseguenze negative deriveranno da un lato dalle difficoltà operative della legge Del Rio sulle nuove province e dall’approvazione, alla Camera, della Riforma costituzionale che cancella le Province e interviene sulle Regioni sottraendo loro potere per conferirlo al Governo Nazionale, e dall’altro dall’oggettivo indebolimento delle capacità di azione dei territori, privati di un Ente, la Provincia, che molti hanno considerato, e tuttora considerano, fondamentale per il governo delle funzioni di area vasta. E per il recupero del gap di sviluppo tra le varie aree del Paese. Si ribadisce. L’indebolimento dei territori è patito, soprattutto. dalle aree deboli del Mezzogiorno e tra queste, in particolare modo, dalle zone interne della Campania. Benevento e la sua provincia sono il cuore delle aree interne. Sono le zone che risentiranno maggiormente le conseguenze negative della riforma in atto. Benevento oggi è più debole politicamente rispetto a qualche anno; non mette a profitto la presenza operativa della Provincia. Di un ente eletto direttamente dalle popolazioni interessate. Con specifici poteri e funzioni di Governo. La debolezza politica del Sannio inciderà nella sua capacità di attingere alle risorse europee elargite attraverso i fondi strutturali. Non sarà una situazione piacevole! Le province, indebolite, vengono affiancate dalle Unioni dei Comuni. Ad ora non hanno trovato molto seguito, proprio, nella classe dirigente locale e provinciale che dovrebbero promuoverle e sostenerle Ne sono state istituite pochissime, e quelle poche non si segnalano per particolare impegno di prospettiva. E tuttavia, uno scatto nell’utilizzo dei fondi europei era ed è lecito attenderlo proprio da un maggiore impegno degli Enti locali. Comuni ed Unioni dei Comuni!

L’antifona, secondo il Gruppo PD, Comune di Benevento, è conoscere bene la nuova condizione; conoscere bene la natura e la prospettiva dei fondi europei. Conoscere le realtà comunali e proporre sinergia tra il livello comunale di Governo e la realtà dell’Italia profonda; tra il livello del Governo locale e regionale, quello europeo, le professioni cd liberali.

Per arrivare dove? A rafforzare le ragioni degli Enti regionali e sub regionali di governo. A superare l’impasse discendente dalle difficoltà della Provincia. A trovare modalità utili per il massimo impiego dei Fondi europei. Da qui la ulteriore inferenza. Calibrare la formazione delle Unioni dei Comuni alla legge sullo sviluppo territoriale, approvata tempo fa dalla Regione Campania; in particolare calibrare la formazione delle Unioni dei Comuni agli Sts: ai sistemi territoriali di sviluppo. Si intende riflettere se ad ogni Sts sannita può corrispondere una Unione di Comuni.

Quale il fine? Massimo impegno per creare sviluppo economico e lavoro. Massimo impegno per utilizzare bene e fino in fondo, i fondi europei