San Salvatore Telesino

Lo hanno interrogato per gran parte della notte. Erano passate le 3 quando un 21enne di San Salvatore Telesino, di nazionalità rumena, è uscito con il suo legale, l'avvocato Giuseppe Maturo, dalla caserma dei carabinieri di Cerreto Sannita, dopo aver risposto per ore, come persona informata sui fatti, alle domande del procuratore reggente Giovanni Conzo, del sostituto Maria Scamarcio e dei militari. Un atto compiuto nelle indagini sulla morte della bimba rinvenuta senza vita nella piscina di un casale. Il giovane è in Italia da 8 anni e lavora come operaio. Avrebbe spiegato che intorno alle 19.15 di domenica Maria si sarebbe avvicinata alla sua abitazione, che dista pochissimi metri dalla chiesa, e gli avrebbe chiesto cosa stesse facendo. Lui avrebbe risposto di dover andare a Telese Terme, a prendere la sorella. E la piccola, a quel punto, gli avrebbe domandato se poteva stare con lui perchè aveva un problema con un'amica.

Alla guida di una Polo, il 21enne si è avviato verso la cittadina termale ma non sarebbe riuscito a raggiungere la dimora della familiare per la presenza di una serie di divieti legati ad una manifestazione podistica. Ecco perchè sarebbe tornato indietro, a San Salvatore, dove avrebbe lasciato la bambina, nei pressi della chiesa, dove peraltro c'erano anche altre ragazzine. Una circostanza alla quale avrebbero assistito alcuni testimoni che lui ha indicato. Poi il 21enne si sarebbe recato in auto a Castelvenere, da un fratello, quindi avrebbe fatto un giro in auto a Massa di Faicchio, al lago di Telese. Infine, intorno alle 2, il rientro a casa.

In attesa dell'autopsia che sarà eseguita oggi dal medico legale, la dottoressa  Mionica Fonzo, e dal professore Claudio Buccelli, questa mattina vertice in Procura tra magistrati e investigatori, anche del Ris e di una squadra del Ros. Attenzione puntata sul ruolo degli specialisti del Raggruppamento scientifico dell'Arma, dai cui  rilievi si spera possano emergere elementi utili alla definizione del giallo.

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