Giugliano in Campania

«Aveva un tumore e ci dicevano: datele la Tachipirina. La nostra piccola giocava nonostante le sofferenze. Poi un giorno disse: mamma basta medicine». A casa della famiglia Bosco invocano giustizia i genitori della piccola morta per un cancro non diagnosticato. «Chi ha sbagliato deve pagare», dice mamma Maria. Un destino tragico quello della bimba dai primi sintomi, scambiati dal pediatra del centro medico di Casal di Principe per una infiammazione - alle cure al Santobono, dino alla morte. Dall’altro giorno i coniugi Angelo Coronella ed Ersilia Pignata sono agli arresti domiciliari; il centro pediatrico di Casal di Principe è chiuso su ordine della Procura di Napoli Nord che ha allegato agli atti la perizia tecnica del professor Luigi Cipolloni: «Colposa sottovalutazione della sintomatologia e omissione degli approfondimenti diagnostici», la «sentenza» del medico.

L’accusa è di omicidio colposo, esercizio abusivo della professione, violazione dei sigilli, falsità ideologica in certificati e sostituzione di persona. L’operazione è stata eseguita dai Carabinieri di Casal di Principe tra il dolore e lacrime di una comunità intera che continua a ricordare quel piccolo angelo volato in cielo troppo presto.

La storia, il calvario di Asya ebbe inizio nel 2011, quando i due genitori si recarono presso il centro a seguito di alcuni problemi della figlia. Alla piccola furono prescritte svariate cure e visite ma non fu mai prescritta una visita specialistica. La piccola, intanto, continuava a stare male. Solo al Santobono di Napoli venne riscontrata una massa tumorale, una volta effettuati gli accertamenti. Il tumore era maligno ed era già in uno stadio avanzato. C’erano anche metastasi. La bimba morì e il dolore è troppo in una famiglia distrutta per sempre dal dramma e dalla morte.

Siep