Nove anni di carcere, uno in meno della somma degli anni delle sue due vittime. È questa la condanna che ha inflitto il tribunale di Torre Annunziata alla guida turistica torrese accusata di aver abusato dei suoi due nipoti. Un bimbo di sei anni e la sorella di quattro, toccati dall'uomo in più di un'occasione. A renderli vittime di violenza sessuale, il loro stesso zio, un 40enne di TorreAnnunziata, normalmente impiegato e incensurato. Lo zio ha abusato dei propri nipoti quasi per un intero anno, ossia durante il 2013.
A farlo scoprire il racconto del piccolo che confessò tutto prima alla madre e poi al padre. Due le occasioni ricostruite dalla procura oplontina, rappresentata dal pm Mariangela Magariello: una a Torre Annunziata e un'altra a Trecase, a casa dei nonni delle vittime. Il posto dove i genitori dei due piccoli li hanno lasciati più volte, convinti che fossero al sicuro ma proprio in quella villetta che si è consumato l'orrore che segnerà per sempre la vita di entrambi.
Avrebbe molestato entrambi i bambini, sia nella loro casa che presso la casa dei nonni. E non solo. Dopo le violenze sessuali, arrivavano leminacce, come riporta Il Mattino on-line. Con un coltello, infatti, intimò alla piccola di 4 anni di non parlarne con nessuno, altrimenti avrebbe fatto“scorrere il sangue”. Tuttavia la vittima preferita dall’uomo era il primogenito, il maschietto più grande, il quale però ha trovato, dopo tempo, il coraggio diraccontare tutto. Lo ha fatto pochi giorni prima del Natale 2013, scioccando i genitori con la storia che portava dentro.
In aula nel corso del processo sono stati ricostruiti gli abusi anche grazie alle testimonianze dei genitori delle vittime. Un racconto straziante che ha convinto i magistrati oplontini a condannare l'imputato 40enne. Per lui anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto assoluto di svolgere attività che lo mettano a contatto con minori oltre che risarcire la parte civile.
Redazione Na