La Giunta regionale della Campania, su proposta del presidente De Luca, ha approvato il calendario venatorio 2016-2017. A comunicarlo è il consigliere delegato del Presidente all'Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca, Franco Alfieri. Il calendario indica le specie ammesse e i relativi periodi di caccia. Un calendario preciso per regolamentare l'attività venatoria in tutta la regione. L'inizio è fissato per la terza domenica di settembre (anticipato al primo settembre, nella modalità dell'appostamento temporaneo, per la tortora, la gazza e la ghiandaia).

La stagione venatoria si chiuderà il 30 gennaio 2017. Il termine è stato prorogato al 9 febbraio per sole due specie: colombaccio e cornacchia grigia. Due le principali novità: l'apertura al primo ottobre e la chiusura al 30 gennaio 2017 per il beccaccino, frullino e tordo sassello; l'ampliamento, con la terza giornata di caccia (sabato) esclusivamente nel periodo dal primo al 31 ottobre, per il cinghiale.

«Abbiamo rispettato l'impegno di approvare il calendario entro metà giugno, termine previsto dalla normativa vigente - dichiara il consigliere Alfieri - L'obiettivo è stato raggiunto grazie alla fattiva collaborazione tra gli uffici regionali e il mondo agricolo, venatorio ed ambientale ed il prezioso supporto tecnico-scientifico del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale (CTFVR) e dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il calendario è stato articolato nel rispetto dei vincoli ambientali e dei principi generali di protezione della fauna».

«Al fine di assicurare nel tempo il mantenimento degli habitat e la crescita della biodiversità - sottolinea Alfieri - abbiamo previsto una serie di prescrizioni che rafforzano l'impegno "volontario" del cacciatore nella gestione ambientale e faunistica, facendone una vera e propria sentinella del paesaggio». In particolare, al cacciatore è chiesto di segnalare l'avvistamento di incendi boschivi, collaborare con gli enti preposti, alle attività di spegnimento e contenimento degli incendi, segnalare la coltivazione di cannabis, la presenza di dissesti idrogeologici e principi di frane, l'identificazione e la manutenzione di sentieri montani nonché collaborare alla ricerca delle persone smarrite.

Redazione