Montoro

“L'italia non è più il Paese che esporta cervelli ed importa braccia, è finito quel tempo”. Così il sottosegretario alla cultura Antimo Cesaro intervenuto ieri pomeriggio alla rassegna "Montoro Contemporanea" presso il Convento di Santa Maria degli Angeli, Torchiati di Montoro. Una occasione per visitare la mostra personale di pittura del maestro Franco Cipriano. Ad accoglierlo il primo cittadino Mario Bianchino, il Prefetto di Avellino Carlo Sessa, il Provveditore agli Studi di Avellino Rosa Grano. “Quando mi trovo qui, ha spiegato Cesaro, in un chiostro di un complesso monastico cinquecentesco e vedo dei giovani che, accompagnati dall'amministrazione comunale, sono avviati in un percorso di qualificazione culturale dei luoghi, su percorsi di crescita professionale all'insegna della cultura allora diciamo che abbiamo un'altra Italia da raccontare. Un'Italia che ha consapevolezza dei propri problemi ma che è anche capace di guardare con fiducia al proprio futuro consapevole delle grandi opportunità che la nostra storia e le nostre risorse possono rappresentare”. Ed ancora. “Abbiamo il dovere di immaginare una qualificazione dei nostri beni culturali con ricadute occupazionali”. Ed i fondi a sostegno di un simile azione di valorizzazione? “Il Ministero dei beni e le attività culturali è depositario della cabina di regia di un pon, 490 milioni di euro, due terzi dei quali destinati ai grandi attrattori culturali. E' significativo però che 114 milioni sono destinati ad un investimento che riguarderà i privati, giovani che vogliono metter su start up innovative, quanti vogliano immaginarsi attività lavorative nel settore dei beni culturali". Insomma, secondo il sottosegretario, le risorse ci sono. Ora servono sono le idee e le proposte per far fruttare i fondi che il Governo mette a disposizione: “ci sono fondi ordinari, ci sono fondi straordinari europei occorre saperli investire in progettualità degne di questo nome all'insegna della trasparenza e della concretezza perchè ora non abbiamo più attenuanti generiche abbiamo solo la voglia di ripartire come Paese contrariamente ad una narrazione antipolitica che vuole far cadere un velo di tristezza sul nostro grande Paese. Noi siamo l'Italia, noi siamo la Campania, noi siamo Avellino e siamo Montoro siamo eredi di una storia millenaria non ci hanno fermato vicissitudini del passato guardiamo con rinnovata fiducia al nostro futuro”

G.A.