Le mani della camorra in Campania arrivano fino ad Aiello del Sabato dove è stato sequestrato un palazzo riconducibile agli interessi del Clan Misso. Nel maxi sequestro effettuato ieri in varie zone della Campania sigilli anche in Irpinia, nella località Sabina. Si tratta di un palazzo del valore di diverse centinaia di migliaia di euro. Si tratta di un complesso plurifamiliare di pregio riconducibile a persone vicine al sodalizio criminoso egemone nel rione sanità, nel cuore di Napoli. Camorra: sequestro beni al Clan Misso.
Nello specifico il centro di Napoli ha eseguito in mattinata un provvedimento di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Napoli - Sezione Misure di Prevenzione - nei confronti dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Candurro, affiliati al “Clan Misso”, che imperversa nel quartiere Sanità dagli anni '80.
Le indagini sono partite dall’analisi di operazioni finanziarie sospette che hanno indotto gli investigatori ad approfondire la posizione patrimoniale di due uomini che sono risultati storicamente legati al clan camorristico.
Dalle investigazioni, avvalorate anche da una Rogatoria Internazionale presso Istituti Bancari Elvetici, i fratelli Candurro sono risultati essere esponenti del vertice del sodalizio criminoso capeggiato da Giuseppe Misso. Camorra: sequestro beni al Clan Misso
„Vincenzo Candurro, detto “Enzo 'o barbiere”, titolare in origine di una barberia in via Anticaglia e poi diventato il cassiere e uomo di fiducia del boss, è considerato parte integrante del clan. Ai due sono stati sequestrati: 21 appartamenti, 8 società, 1 rivendita di tabacchi e valori bollati (nella provincia di Salerno), 20 tra autoveicoli e motoveicoli, 47 depositi bancari e 11 polizze assicurative, per un valore di oltre 10 milioni di euro.
Redazione Av