Benevento

"La vita o la morte, la borsa o la vita, essere o non essere, Mastella o Del Vecchio... potrei continuare all'infinito per far comprendere che la vita, ci piaccia o no, è fatta di scelte. Le nostre scelte determinano il nostro futuro e non scegliere è il più grande errore nel quale l'umanità può cadere”. Vincenzo Izzo, candidato consigliere alle scorse elezioni nelle liste dio Mastella sindaco interviene a pochi giorni dal ballottaggio. “Fin dal principio, Dio ha sempre dato all'uomo l'opportunità di scegliere, già nel giardino dell'Eden Adamo aveva il libero arbitrio di mangiare o meno il frutto della conoscenza del bene e del male... tutti sappiamo come finì la storia, Adamo ed Eva mangiarono il frutto e Dio li cacciò dal giardino dell'Eden. Fuori dal giardino il primo omicidio, Caino uccide Abele e l'umanità va sempre di male in peggio fino a che Dio si pente di aver creato l'uomo e decide di distruggere tutti ma vede in Noè una speranza, gli fa costruire un'arca e Noè SCEGLIE di ubbidire. Oggi se siamo in vita è anche grazie alla scelta di Noè di portare in salvo l'umanità. Domenica siamo chiamati a scegliere se salire o meno sull'arca. Raffaele Del Vecchio e il suo caro sponsor dai due cognomi si propongono come novità, si dissociano dall'amministrazione uscente e dichiarano di voler fare qualcosa di nuovo. Un'eredità, quella che ci lasciano Fausto Pepe, Del Vecchio & Company che ha dell'inverosimile. In dieci anni siamo diventati tra le città meno vivibili d'Italia, con un tasso di disoccupazione alle stelle, con una serie di cantieri aperti ma mai finiti. Inoltre il giovane Del Vecchio vanta di una spaccatura interna spaventosa, con un esercito di pretendenti alle poltrone di Palazzo Mosti che, pur di sedervi, sarebbero disposti a tutto. Un minestrone di personaggi buttati li a caso, senza nessun filo logico, senza nessun programma da seguire. Unico obiettivo? Sconfiggere il nemico Mastella... anche alleandosi con il nemico Tibaldi.

Dall'altro lato abbiamo Clemente Mastella, un uomo navigato nella politica, con incarichi nazionali di spessore che ha il desiderio di prendere in mano le sorti della città. In questa tornata elettorale ha deciso di scrollarsi di tutti questi personaggi assetati di potere e ha puntato sugli ormai famosi cento giovani, forse senza tantissimi voti ma con tantissime idee e tanti sogni da inseguire. Ha risposto al grido di sofferenza della città e ha deciso di metterci la faccia senza interessi, basti pensare che per i prossimi cinque anni non prenderà stipendio da sindaco, un gruzzoletto di cinquantamila euro all'anno che metterà a disposizione dei cittadini in difficoltà. La sua esperienza e le sue competenze possono essere il trampolino di lancio per una città più vivibile”. E conclude: “Personalmente me lo immagino a San Giovanni di Ceppaloni con sega, martello e chiodi mentre sta costruendo la famosa arca di salvezza... ora tocca a noi beneventani scegliere se salire e salvarci o se morire annegati”.