Benevento

Principe e Tibaldi: due endorsement per il ballottaggio, uno per parte, tra i reduci e sconfitti della guerra a sette nel primo turno di amministrative beneventane. Ma che generano reazioni di opposta intensità nell'opinione pubblica e nella comunicazione dei duellanti.

Con Mastella va Vittoria Principe, candidata della civica “Sfidiamoli” che ritiene l'ex ministro in grado di dare alla città un governo solido e attivo. Una decisione su cui pesa, spiega Principe, la presenza nel programma di proposte più convincenti sui temi del turismo e del welfare. Fa notizia anche il sostegno di Alfredo Nazzaro, deluchiano della primissima ora, artefice un anno e mezzo fa, della prima nicchia di supporto nel capoluogo sannita all'ex sindaco di Salerno ed oggi governatore della Campania.

Ma a far discutere, specie sui social network, è l'annuncio di Raffaele Tibaldi, che avrebbe formalizzato l'apparentamento con Raffaele Del Vecchio, facendo confluire il suo “Benevento Polo Civico” nella coalizione del centrosinistra, e partecipando così anch'egli al riparto dei seggi. “La sensazione è che Mastella abbia altri obiettivi personali, lontanissimi dagli interessi della città – scrive il consigliere di opposizione uscente – abbiamo fatto con coraggio una scelta difficile ma necessaria”.

Non meno coraggio ha dimostrato lo stesso Raffaele Del Vecchio, facendo pubblicamente appello affinché i beneventani in cabina elettorale, mettano sul piatto della bilancia con obiettività successi e fallimenti della giunta uscente, che il vice di Fausto Pepe non nasconde: “Assumo su di me – scrive in una nota il candidato del PD – anche la responsabilità di quanto non ha funzionato: il progetto di piazza Colonna, una gestione fallimentare della vicenda mensa, la sporcizia e il degrado di alcune zone della Città, l’incapacità di metter fine allo scempio di piazza Duomo”.

E torna a chiedere a Mastella cosa abbia fatto per Benevento nella sua quarantennale carriera politica, anche indirettamente, attraverso l'investitura di sindaci come lo stesso Pepe, da cui Del Vecchio ora sembra voler nettamente prendere le distanze. Accanto all'outing, l'esponente del PD rievoca nuovamente un “sistema Mastella” dal quale vuole liberare la città, parlando di “incrostazioni di potere parassitario, rinnovatesi per quarant'anni”.

Scelta comunicativa che punta a polarizzare ancora di più la contesa con l'ex Guardasigilli, la cui replica non tarda ad arrivare: “In questa fase la disperazione detta la linea politica di Del Vecchio – afferma Mastella – lo comprendo sul piano umano, ma non si permetta più di usare termini come trasformismo, opportunismo e clientele, senza riferirsi alla propria alleanza”. Virulenta, la reazione dell'ex eurodeputato alla notizia del patto: “Io l'accordo l'ho rifiutato, è surreale che Tibaldi possa svilire la fiducia dei suoi elettori in questo modo; il PD non ha più remore a mettere anche lui dentro la propria armata Brancaleone”.

 

 

a cura di Carus