Amorosi

I cicloturisti Giuseppe Campochiaro e Giovanna Napolitano, nominati Ambasciatori della Solidarietà e dello Sport, sono al primo grande traguardo: Lisbona. Partiti il 17 aprile da Amorosi, pedalata dopo pedalata hanno attraversato tutta la via Francigena in Italia. Durante la traversata hanno avuto problemi da superare come la caduta di Giovanna in prossimità di Gaeta o il furto del GPS ma anche tanto entusiasmo al loro passaggio dagli abitanti di tutte le città che hanno toccato in questi mesi.

Indimenticabile la tappa a Lourdes dove sono stati accolti con entusiasmo e solidarietà. Poi la grande scalata dei Pirenei, dove il maltempo e la fatica li ha costretti a superare tutti i loro limiti e a rafforzare le loro motivazioni. L'emozione indescrivibile di ripercorrere il cammino di Santiago De Compostela  in bici, con tutti i ricordi di due anni prima, quando avevano affrontato il percorso a piedi, sempre insieme. Una delle tappe più significative del Portogallo è stata Fatima per proseguire finalmente per Lisbona.

L’arrivo a New York nel prossimi giorni con appuntamenti importanti nel loro calendario. Il Consolato a New York, il Sindaco Bill De Blasio, le comunità italiane in America e l'Associazione Ciclistica più importante degli Stati Uniti: "Adventure  Cycling Association". Da New York pedaleranno verso Baltimora, Washington, Pittsburgh fino a Chicago. Qui imboccheranno la "Historic Route 66" che, attraverso otto stati - Illinois, Missouri, Kansas,  Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California e tre grandi deserti - Chihuahua, Mojave e Sonora li porterà sulla costa californiana e finalmente a Los Angeles dopo aver pedalato per circa 5 mesi e 10.000 chilometri.

Lo scopo del loro viaggio è duplice, da un lato quello di promuovere la mobilita alternativa e sostenibile, dall'altro portare il Made in Italy nel mondo con le nostre tradizioni e la nostra cultura, realizzando un documentario “on the road” come hanno già fatto nella traversata dello scorso anno da Amorosi a Capo Nord partiti a giugno 2015 hanno pedalato per 73 giorni affrontando tutte le condizioni meteo dal caldo umido e  soffocante al freddo gelido superando vento e pioggia.

gdn