Benevento

Dopo gli attacchi e le risposte piccate, a Benevento si torna a parlare di politica e programmi per la città che domenica 19 giugno dovrà scegliere il proprio sindaco. Clemente Mastella torna quindi ad affrontate le emergenze di Benevento. “La città non ha bisogno di chiacchiere ma di soluzioni ai problemi più gravi dei cittadini. Chi ha responsabilità di governo non dovrebbe perdere un minuto ed affrontare le questioni serie non con gli slogan: per l’alluvione di Benevento non è arrivato un euro! Come si può raccontare di una fase A e di una fase B? Quale sarebbe la differenza? La verità è che siamo ancora fermi alla fase zero – rimarca Mastella -, nonostante le sfilate di ministri e sottosegretari che nei giorni scorsi sono giunti in città esclusivamente per la campagna elettorale. La famosa filiera istituzionale del centrosinistra non ha prodotto nulla, né per le imprese né per le famiglie colpite lo scorso ottobre. Anche per questa ragione, sono convinto che sia necessario per Benevento un sindaco che sappia farsi valere su tutti i tavoli dove si decidono gli interventi: qualcuno che non sia l’ultima ruota del carro di una filiera che già non esiste più”. Poi l'ex ministro rilancia: “Abbiamo intenzione di sostenere il reddito delle famiglie in difficoltà con l’intervento diretto del Comune. Nessuna ambizione di creare sussidi tra i numerosi che già esistono e che si disperdono in mille rivoli: l’obiettivo è stipulare un’assicurazione sulle nostre famiglie. Tante le persone che da un giorno all’altro, per una malattia o un licenziamento, potrebbero trovarsi senza fonti di reddito e prive del minimo necessario per la sopravvivenza: dobbiamo scongiurare il rischio che queste famiglie possano piombare nell’indigenza. Il reddito minimo di vita come lo abbiamo chiamato nel programma, è solo una misura di civiltà che vuole evitare il rischio di vedere la normalità sgretolarsi e le famiglie costrette ad abbandonare persino la propria abitazione. Anche a questo scopo faremo un censimento degli immobili in forte stato di degrado: saranno risanati e utilizzati a fini di pubblica utilità. Mi chiedo come possa la sede della Banca d’Italia, nella centralissima piazza Risorgimento, essere il rifugio dei senza fissa dimora? Il Comune non farà mai più finta di non sapere, ed interverrà ovunque necessario!

Per realizzare le tante iniziative programmate, saranno indispensabili energie ed intelligenze, numerose ed adeguate. Anche in questo caso il Comune può attuare una politica tesa al reclutamento di forza lavoro, utilizzando efficacemente la pratica del baratto amministrativo che consente il pagamento dei tributi comunali (Benevento è la quarta città più tassata d’Italia), attraverso lavori di pubblica utilità: un altro sistema per fornire sollievo economico alle famiglie, e allo stesso tempo viatico per l’Ente che dovrà attuare i numerosi progetti necessari, subito!

Subito, è un termine che si declina perfettamente con mensa scolastica. Non c’è tempo da perdere con le sciocchezze: il prossimo anno scolastico incombe e i disagi che hanno patito fin qui i bambini e i genitori non sono più tollerabili. Abbiamo scritto nel nostro programma la proposta di una nuova stagione che dovrà inevitabilmente partire dalla ristrutturazione del centro di cottura comunale: tutte le altre ipotesi sono da derubricare ad altro tema, ancora di competenza dei bambini, le favole!”.