Si era presentato al Fatebenefratelli con una ferita di arma da fuoco. Poi era sparito nel nulla. La ferita era stata medicata alla gamba. L’uomo al momento del ricovero era senza documenti e ha fornito false generalità, poi i medici che lo hanno visitato raccontano di una ferita molto profonda: il proiettile aveva scavato un canale di quasi 20 centimetri e quando è arrivato in ospedale sulla ferita c’erano già segni di un intervento, come se qualcuno in maniera “artigianale” avesse provato a rimuovere l’ogiva. Aveva dichiarato di essere stato rapinato ma poi è scappato quando i medici gli hanno detto che per rimuovere il proiettile doveva essere operato.

Gli inquirenti sono convinti che si tratta dell’altra vittima dell’agguato che nella notte tra venerdì e sabato ha sconvolto il Rione Traiano: quando a via Romolo e Remo sono stati esplosi decine di mitra. Lo stesso agguato in cui è rimasto ferito Raffaele Pezzuti.

Per trovarlo i poliziotti stanno setacciando il quartieri. Ma l'uomo ora rischia la vita. Potrebbe scatenarsi una setticemia fulminea.

Le ricerche sono a tappeto e si concentrano nella zona di via Tertulliano.

Redazione Na