I ragazzi che fecero l’impresa sono gli undici che lo scorso autunno si avviarono su un percorso che sembrava impossibile per loro: mettere insieme cinque giocatori pieni di esperienze fatte su mille campi con altri sei che avevano solo fatto partite giovanili, avviandoli ad un campionato impegnativo; squadra che nessuno dava tra le possibili protagoniste, e che nella serata di domenica ha chiuso il suo percorso vittorioso superando in gara “3” dei Play Off la forte squadra dell’Athletic System di San Giorgio a Cremano, conquistando la promozione diretta in Serie”D”.
E’ stata una partita bellissima! Certo non per il tasso tecnico (che in partite di questo genere raramente eccelle), ma per le emozioni, la tensione dovuta all’altalena del punteggio, all’intensità, al cuore, che tutti i protagonisti, vincitori e vinti, hanno riversato nella gara, trasmettendo al folto pubblico presente tutte queste sensazioni. E il pubblico, quello locale e quello venuto da fuori, li ha ripagati con l’incitamento continuo, col sostegno vociante, con la passione del tifoso e, alla fine, con un applauso che ha accomunato tutti: chi gioiva per la vittoria e chi si disperava per la sconfitta.
L’Athletic System dopo la larga vittoria in Gara “2” sul terreno amico si augurava di aver piegato la resistenza dei ragazzi sanniti, ma questi hanno saputo dare un forte segno di vitalità. L’incontro si è sviluppato come solo un Play Off decisivo può essere: ansia, errori banali in tiri da sotto, errori ai tiri liberi. Per i ragazzi di Coach Mirra sembrava di proseguire sulla strada dell’incontro di gara “2”. Punteggio bassissimo alla fine del primo quarto(7-11) con prevalenza degli ospiti che avevano sbagliato meno. Il secondo quarto cominciava con tre punti per gli ospiti che li portava al massimo vantaggio(7-14). Da quel momento è iniziata la rimonta dei ragazzi in nero che con una serie di canestri di Accettola, Mirra e tre punti del giovane Liparulo arrivavano al 22-19: la rimonta era compiuta e il quarto si chiudeva sul 25-25.La terza frazione veniva condizionata dal quarto fallo fischiato ad entrambi i lunghi sangiorgesi (Ucci e Mirra) che costringeva il Coach a giocare con la cavalleria leggera. Leggera, ma determinata. Sotto canestro si difendeva come leoni, in attacco si cercava di arrivare al tiro nelle migliori condizioni possibili e questo portava ad un parziale di 14-8 per un finale di 39-33, massimo vantaggio della partita. Sembrava fatta, ma un Play Off non si chiude ma i così semplicemente: l’Athletic serrava le fila, Napolitano (sua massima bocca da fuoco) trascinava i suoi al sorpasso sul 41-42 (parziale di 2-9), gli arbitri decidevano di far uscire per falli prima Mirra e poi Ucci, tutto sembrava di nuovo perduto. Quando mancavano 2’ 18’’ è cominciata la fase più palpitante dell’incontro: da quel momento si è andati punto a punto, con minimi vantaggi (al massimo di due punti) in un crescendo di emozioni che portava Accettola a 4’’ dalla fine della partita, sul 49-50 per gli ospiti, a tirare due liberi che potevano dire la vittoria. Ne ha segnato solo uno per il 50-50 e per l’overtime. In questa fase di gioco, dove si getta in campo ogni residua risorsa e gli episodi possono determinare o meno il successo, c’è stato un gesto tecnico che è stata la sintesi dei questa fase: un rimbalzo di “rincorsa” preso da Liparulo che ha afferrato un pallone strappandolo al possesso dei lunghi avversari e cedendolo al compagno meglio piazzato per un canestro che ha dato vigore e speranza ai compagni. Poi Accettola, Marino e Ranauro hanno fatto il resto. Alla fine, nel delirio generale, l’incontro si è chiuso sul 62-60.
In questa partita quattro atleti su tutti: Accettola per i punti, la difesa, la capacità di attirare su di se i falli avversari; Marallo per la difesa asfissiante su Napolitano (che pure ne ha fatti 25!!!), Ranauro per la solida partita complessiva e per due “bombe” da tre nel terzo quarto che hanno fatto l’allungo; Liparulo per l’impegno, la grinta in difesa e in attacco, per i sette punti segnati, e per quel rimbalzo. Gli altri hanno fatto quanto hanno potuto, in campo e fuori, dando il loro contributo (durato una stagione intera) a questa incredibile, insperata e, per questo, ancora più grande vittoria.