Atripalda

I Carabinieri della Stazione di Atripalda hanno deferito in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal procuratore Rosario Cantelmo, un 66enne poiché ritenuto responsabile del reato di violazione dei sigilli. 

I militari stavano svolgendo un servizio di perlustrazione, nell’ambito di quella attività di controllo del territorio disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino che vede gli uomini e le donne dell’Arma irpina quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità, quando la loro attenzione veniva attratta da un insolito movimento attorno ad un immobile che essi ricordavano aver già sottoposto a sequestro per una serie di irregolarità riscontrate. Al fine di non attrarre l’attenzione ed approfondire la vicenda, i carabinieri decidevano di non rivelare la loro presenza ed attendevano che sul posto giungessero colleghi in abiti civili che attivavano un servizio di osservazione all’esito del quale scattava l’intervento.

Una vola entrati all’interno del locale, i militari constatavano non solo la genuinità dei loro sospetti, in quanto il locale era stato occupato sebbene sottoposto a sequestro, ma anche che vi era stata allestita in piena regola un’autofficina completa di tutte le attrezzature ma completamente abusiva perché sprovvista della prescritta iscrizione nel registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura. Identificato nel 66enne il titolare dell’improvvisata impresa, a suo carico scattava così la denuncia in stato di libertà per il reato di violazione dei sigilli oltre alla sanzione amministrativa prevista per l’aver avviato e condotto una officina meccanica in assenza dei requisiti.