Battipaglia

La lista degli impresentabili resa nota alla vigilia del voto ha finito per stravolgere la campagna elettorale a Battipaglia e ora velocemente i candidati provano a riparare, se mai fosse ancora possibile, il danno di immagine che questa vicenda ha determinato. Tre dei sette nel mirino rinunciano. Il primo è Demetrio Landi candidato al Consiglio  nella lista «Moderati per Battipaglia», che appoggia il candidato a sindaco Enrico Lanaro del centrosinistra,  ieri sera ha deciso di ritirarsi dalla corsa. Landi tra tutti è il più conosciuto a Battipaglia. Un anno fa si è candidato alla regione, nella lista «De Luca presidente». Sul profilo di Facebook Landi ha pubblicato il suo certificato elettorale con il casellario giudiziale che non evidenzia nulla. Invece, alla Commissione parlamentare antimafia risulta che è stato condannato in via definitiva per cessione illecita di stupefacenti ad un anno e sei mesi di reclusione ed al pagamento di 4mila euro e con la medesima sentenza è stato condannato in via definitiva per violazione di domicilio, lesioni dolose e tentata violenza privata. 

L’imprenditrice Daniela Minniti, si autosospende dalla competizione. Era candidata con la lista Battipaglia Popolare. Sulla pagina Fb dell'imprenditrice il candidato sindaco Vincenzo Inverso scrive «Il tempo sarà, come sempre, galantuomo». Terzo a lasciare è Carmine Fasano di azione civica a sostegno di Ugo Tozzi. Gli altri quattro candidati impresentabili restano comunque in corsa: Carrara, Procida e D’Apuzzo sono incandidabili per false comunicazioni. Del Percio, invece, è candidabile, ma se eletto potrebbe essere sospeso ai sensi della legge Severino.