Benevento

"Il 2 giugno di 70 anni fa i nostri nonni (e, per la prima volta, le nostre nonne) sceglievano di chiudere un lungo pezzo di storia italiana, avviatosi nel 1861, sotto la bandiera dei Savoia, per fare dell’Italia una repubblica. Qual è il senso odierno di questa festa? Io credo che, al di là del rituale, pur doveroso, sia necessario attualizzare la Festa della Repubblica. Come? Ce lo ha mostrato l’altro ieri Ferdinando Imposimato, la cui presenza a Benevento ha segnato probabilmente il momento più alto per passione civile ed entusiasmo, della mia campagna elettorale".
Così la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle che in una nota ricorda il 2 giugno e spiega: "Il giudice emerito, con parole vibranti, ha sostenuto che la Repubblica italiana e la sua Costituzione sono valori da difendere a spada tratta contro chi vorrebbe deturparle, stravolgerle per mettere al servizio di potenti lobby politico-affaristiche strumenti di controllo che erano stati ipotizzati già da Licio Gelli negli anni Settanta. L’Assemblea Costituente che fu eletta nel 1946, attraverso un miracoloso incontro fra le tradizioni migliori della storia italiana, quella cattolica-sociale, quella social-comunista e quella liberale, ci ha dato una carta costituzionale che dovrebbe essere invidiata, il cui unico limite è l’essere rimasta, in molte parti, lettera morta. Il nostro compito storico, dunque, è difenderne i principi fondanti, da una parte, dall’altra realizzarla lì dove è rimasta inascoltata, ad esempio nella realizzazione di un reddito di cittadinanza che appare condizione imprescindibile per l’esercizio della cittadinanza attiva. Per questo Imposimato ha richiamato tutti alla mobilitazione di ottobre contro il referendum confermativo della Riforma Boschi, che sancirebbe di fatto, anche formalmente, l’avvio di una nuova fase della storia repubblicana soggetta al ricatto di opachi potentati economici. Oggi - scrive farese - io e il M5S di Benevento celebriamo la Repubblica e la Costituzione italiana. Lo facciamo guardando al futuro, non solo al passato: ben radicati nell’agire di chi ci ha preceduto, lungimirante, attenti a preservare per coloro che verranno un patrimonio di principi che il centro-sinistra italiano, che ha reciso ogni legame con i suoi padri nobili, vorrebbe stravolgere. Anche per questo motivo il voto di domenica non ha una valenza meramente locale e amministrativa ma racchiude in sé l'idea di Italia che vogliamo portare avanti. Votare M5S a Benevento, Roma, Bologna, Torino significa, dunque, difendere la Repubblica nei suoi valori costituenti".