Querela per ingiuria e diffamazione a mezzo stampa, è stata presentata questa mattina dal Sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, per un video reso noto attraverso la rete dei social network e tramite il sito di un quotidiano, nel quale risultano intervistate alcune persone (travisate e di cui non si rendono note le generalità) che «fuori da ogni riscontro obiettivo attribuiscono accuse gravi ed infamanti». Il video in questione, riveste carattere ancora più offensivo e denigrante soprattutto per la circostanza di aver voluto dare risalto a fatti di cronaca già noti, a distanza di un anno dalla prossima campagna elettorale.  

«Il servizio video è assolutamente fuori e lontano da ogni contesto di “critica giornalistica” - commenta il sindaco Lettieri - Ancora più grave e lesiva della mia reputazione risulta la parte del video nella quale si lascia intendere la “vicinanza” al Clan De Sena, contro il quale, invece, l’Amministrazione ha più volte costituito parte civile il Comune di Acerra nell’ambito di quei processi di camorra che, negli ultimi anni, hanno sancito la vittoria dello Stato e delle Istituzioni democratiche contro le organizzazioni mafiose e deviate, i cui risarcimenti saranno devoluti alla Rete scolastica della Legalità. Atti pubblici prodotti dalla Giunta e dal Consiglio comunale che chiaramente dimostrano da quale parte si sta. Lotta ai clan camorristici che mette a rischio la vita di chi con il proprio operare in Giunta e in Consiglio comunale si è schierato contro i clan con i fatti, e non con le chiacchiere da campagna elettorale, anche a discapito della tranquillità familiare. Ci aspettavamo che anche chi si definisce forza “sana” della città prendesse queste stesse posizioni, in realtà non lo ha mai fatto».

«Le espressioni utilizzate nel video, infatti, risultano sganciate da qualunque fondamento. E’ negli atti istituzionali del Comune di Acerra promossi dalla Giunta Lettieri (Delibere n.74/2016 – 163/2014 e 42/2013, consegnate anche in allegato alla querela) la prova della contrarietà ai clan camorristici. E’ nei contenziosi legali aperti dal Comune di Acerra contro i clan locali, ivi compreso proprio il cosiddetto Clan De Sena, la prova che si tratta di affermazioni diffamatorie. Accuse tanto infamanti e denigratorie, prodotte probabilmente come reazione da chi è stato già denunciato per violenza privata, ledono altresì la serenità familiare di chi nulla ha da condividere con questo modo di fare, adottato con chiari intenti di infamare gli avversari politici in periodo di campagna elettorale. In ultimo, annuncio già che eventuali risarcimenti ottenuti da questa vicenda saranno giustamente devoluti ai ragazzi di questa Città, attraverso la Rete scolastica per la Legalità», conclude il primo cittadino di Acerra.

 

Redazione Na