Il Coisp della Campania presente in Calabria per commemorare Giovanni Falcone sua moglie, nonché i tre agenti componenti la sua scorta. 

A distanza di più di 20 anni la Segreteria Regionale del sindacato di polizia Coisp della Calabria si ritrova, ancora, unitamente ad altri illustri esponenti delle forze dell'ordine, della politica, di associazioni cittadine, a commemorare un efferato evento che ha segnato in modo incontrovertibile la storia della nostra Nazione, la strage di Capaci,  nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie, nonché i tre agenti componenti la sua scorta. Numerosi i relatori fra i quali, oltre al leader calabrese del Coisp Giuseppe Brugnano, anche il Segretario Generale  Franco Maccari, chiamati ad intervenire in questo convegno dall'importante quanto forte tematica: "più sicurezza, più legalità.  Volano di sviluppo in Calabria.  Strumenti giuridici e tutela quali contrasto alla corruzione",  il tutto in una location calabrese bella quanto significativa: Soverato.

La Segreteria Regionale campana ha partecipato all'evento con una propria delegazione guidata dalla dirigente sindacale nonché addetto stampa Antonella Bufano, la quale a termine del convegno ha così commentato: "Sono onorata per aver preso parte ad una iniziativa così importante e significativa. Commemorare fatti come quelli di Capaci, anche a 24 anni di distanza, è un dovere, soprattutto nei confronti di chi ha dato la vita per perseguire quegli ideali di legalità e giustizia in cui credeva.  Sono onorata di ricordare con tanto orgoglio quei tre uomini della scorta del giudice Falcone, poliziotti come me e che sono morti nel l'espletamento del proprio dovere. Il loro ricordo è un dovere in primis verso le loro famiglie, poi verso l'intera società in continua evoluzione e  che ha bisogno 'di non dimenticare' ”.

Si esprime in merito anche il segretario generale regionale Giuseppe Raimondi: "Mi complimento col collega ed amico Giuseppe Brugnano per l'iniziativa svolta. Credo sia un dovere di tutti ricordare, il nostro, come operatori di polizia che si adoperano giornalmente per garantire la sicurezza alla cittadinanza, e della popolazione tutta, in quanto vengano sensibilizzati gli animi affinché certi fatti non accadano più.  Ed in questo cito le parole di don Puglisi, il quale diceva: "non ho paura delle parole dei violenti, bensì dei silenzi degli onesti". Mi auguro -continua Raimondi- che certe commemorazioni fungano da motore  trainante e scuotano anche le sensibilità e le coscienze politiche affinché si decidano a volgere uno sguardo più attento e concreto al comparto sicurezza, perché senza uomini, senza mezzi, senza tecnologie all'avanguardia, non si può affrontare un nemico che invece, dispone di mezzi e risorse economiche e, grazie a queste, recluta costantemente personale pronto a delinquere in modo efferato.'La mafia si combatte con fatti e non chiacchiere' ".

Nel corso del convegno il Antonella Bufano in rappresentanza della segreteria regionale campana, ha consegnato un omaggio all'organizzatore del meraviglioso convegno Giuseppe Brugnano, come segno della lotta comune e costante alla criminalità e recante la scritta "Insieme Per La Legalità".