Iniziò tutto così con un semplice cerchio per guardarsi in faccia come fanno gli uomini di sport. Era il 25 agosto, un normalissimo martedì di fine estate quando nessuno pensava alla serie A. “La promozione non è una priorità” ci aveva raccontato in estate il presidente Rosario Palumbo. La società proprio in quei giorni aveva comunicato il suo organigramma che vedeva Antonio Fragnito nel ruolo di Direttore Tecnico, Alessandro Valente come capo allenatore sostenuto da due pezzi importantissimi del progetto, ma prima di tutto due ragazzi che con la maglia biancoceleste di battaglie ne hanno fatte tante, come Peppe Calicchio e Alessandro Gramazio. Quel giorno la squadra si radunò per iniziare a lavorare, ma senza l’assillo del risultato. “Proviamo a costruire qualcosa di importante” fu il messaggio lanciato dal massimo dirigente e dallo staff tecnico. Era presente anche il Presidente Onorario Oreste Vigorito che mandò un chiaro messaggio alla squadra. "Voi siete portatori di valori che non si acquistano, sentimenti importanti che vi spingono a fare sacrifici per questa maglia. Sono onorato di essere al vostro fianco e di potervi seguire con la speranza di vedervi primeggiare". Una speranza che è divenuta realtà nel corso dei mesi. Inizialmente la squadra vinceva ma non si esprimeva al meglio. Spesso, Valente, ha richiamato i suoi agli ordini. Il gioco non era brillante, mancava qualcosa. Col tempo le cose sono cambiate, la sconfitta di Civitavecchia ha dato a capitan Petrone e compagni la certezza di essere maturi a tal punto da sognare lo spareggio promozione. E’ cominciata dopo quel ko maturato all’ultimo secondo il sogno della squadra targata Ottopagine. La storia del Rugby Benevento parla chiaro, i risultati vengono conseguiti attraverso il gioco. Proprio il gioco è stato il segreto del successo nel ritorno contro il Civitavecchia e poi nella trasferta di Catania da cui i biancocelesti sono tornati con la certezza del primato. A Rubano gara uno è andata bene, chi pensava che i veneti potessero spazzare via i campani aveva commesso un grande errore. Così non è stato, gli uomini di Valente hanno lottato mettendo in difficoltà l’avversario che si è salvato solo grazie ai calci di Fanton e a qualche decisione arbitrale discutibile. Il 15 a 7 (4-0) è ribaltabile al Pacevecchia. Servirà una grande prova, ma questa squadra è matura, ha cuore, spera di poter contare sul sostegno di un grande pubblico e crede nell’impresa che vale la promozione in serie A. Domenica, alle 15:30, si tornerà su quel rettangolo verde dove tutto ebbe inizio con un cerchio dove erano racchiusi i sogni di trenta ragazzoni che ora possono diventare realtà.
Ottopagine Benevento, iniziò tutto così...
Dal raduno alla finale play off, la stagione dei biancocelesti può concludersi con la serie A
Redazione Ottopagine