Come per Yana e Trifone e Teresa. Le immagini registrate dai satelliti per capire come una dolce bimba di sei anni sia volata giù dal terrazzo di un palazzo. ?«Chiederemo di accedere alle immagini riprese dai satelliti, sia italiani, sia di altri Paesi, per capire com’è morta Chicca», lo annunciano gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, legali del padre e dei nonni della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni morta il 24 giugno del 2014, nel Parco Verde di Caivano, dopo essere caduta dal terrazzo all’ottavo piano del palazzo dove abitava. «Chiederemo quindi che anche per la piccola Chicca ci si possa avvalere di questa possibilità visto che risulta abbia subito un tentativo di violenza e che poi sia stata lanciata giù dal una parte dell’edificio molto visibile dall’alto».

Sempre l'avvocato scrive a Papa e istituzioni per chiedere soluzioni forti. «Noi che abbiamo visto con i nostri occhi gli orrori inflitti alle tante creature innocenti di Caivano abusate, massacrate, quelle violentate e poi buttate via come stracci, o le altre sventrate dietro il vergognoso muro di omertà eretto da familiari e conoscenti, vi chiediamo in ginocchio di intervenire subito per fermare questo scempio, che è tuttora in atto e continua a mietere vittime nella più totale assenza dello Stato, ora come allora». E' l'incipit della lettera aperta che l’avvocato Angelo Pisani, difensore del papà di Fortuna Loffredo, la piccola uccisa a 6 anni al parco Verde di Caivano, ha rivolto a Papa Francesco, al presidente Mattarella al premier Matteo Renzi, fino a tutti i ministri e parlamentari.

Che italiani saranno domani «se riusciranno a sopravvivere agli abusi - chiede Pisani nel documento - i bambini violati di oggi, nel Parco Verde o nelle altre discariche di miseria umana in cui la parte opulenta del nostro Paese ha accumulato «gli scarti»? O vogliamo che questi bambini possano essere nostri figli, oggi, e fratelli domani?». La nostra, spiega, «non è retorica, è orrore, è emergenza pura, è il dovere di andare fino in fondo, è l’obbligo di smuovere i cuori pietrificati, la politica indifferente, l’opinione pubblica scandalista, la parte del Paese sorda e lontana da qui».

Alle istituzioni l'avvocato Pisani chiede di intervenire con loro rappresentanti all’incontro pubblico che si terrà, per iniziativa congiunta con il Comune di Caivano e con l’associazione Antimafia Caponnetto, il 26 maggio prossimo nel Castello medievale di Caivano. 

Redazione Na