Avellino

Cgil e Uil rilanciano l’azione per la ripresa del settore delle costruzioni. Gli ultimi dati della Cassa Edile restituiscono una fortissima contrazione del comparto. La massa salariale al 2014 fa registrare una diminuzione del 47.42%: nel quinquennio 2009/2014 si è di fatto dimezzato il monte salario dei lavoratori delle costruzioni. Diminuite anche le ore lavorate con un calo del 39%. Nel solo 2014 è stata cancellata un’impresa su cinque, con una contrazione degli addetti superiore al 38%. Negli ultimi cinque anni sono andati in fumo oltre 3mila posti di lavoro. «Purtroppo non si è avuta alcuna ricaduta positiva - precisa Toni Di Capua, segretario provinciale della Fillea Cgil di Avellino - dai finanziamenti derivanti dalle misure per l’accelerazione della spesa, per un evidente differenza tra i decreti emessi ed i lavori appaltati. Molte imprese, invece, hanno dovuto esporsi finanziariamente per anticipare i fondi necessari all’acquisto dei materiali e pur avendo avviato i lavori non hanno registrato alcun pagamento degli stati di avanzamenti. In alcuni casi, con l’opera anche a buon punto - dice Di Capua - non sono è stato corrisposto nemmeno il primo stato di avanzamento».

Altre imprese che si sono aggiudicate i lavori non hanno aperto i cantieri per i timori legati alla rendicontazione entro il 31 dicembre del 2015. «Si rischia di depauperare ulteriormente il comparto e di non procedere al completamento delle opere o all’avvio delle stesse, seppur appaltate». La Cgil non nasconde più di una perplessità anche sul cantiere della Lioni-Grottaminarda, nonostante la recente firma del protocollo sulla legalità. «Ancora si attende di sapere se sono disponibili i fondi di competenza della Regione per il cofinanziamento. Rappresentano una goccia inconsistente – osserva il segretario della Fillea – i pochi interventi pubblici nel capoluogo, su piazza Libertà, corso Europa, Vallone Fenestrelle e la messa in sicurezza di alcuni edifici scolastici». In questo contesto si inserisce a pieno titolo la proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti, che per il settore delle costruzioni acquisisce un valenza determinante. Gli appuntamenti sono fissati per lunedì 16 marzo a Grottaminarda e sabato 29 marzo a Lioni, passando per il capoluogo giovedì 19 marzo. «Abbiamo sottolineato – conclude Di Capua – le storture e le insidie che si nascondono dietro la pratica del massimo ribasso.

Con la proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti vogliamo ribadire la necessità di superare questo criterio, che in edilizia determina negatività e diseconomicità sia per i lavoratori che nella realizzazione delle opere». L’emergenza edilizia sarà venerdì al centro del confronto al tavolo per lo sviluppo convocato dal presidente della Provincia Domenico Gambacorta. «I dati dell’occupazione, del monte salari e perfino del numero delle imprese edili negli ultimi anni non si sposa con la quantita di risorse annunciate e nemmeno con quelle spese, tali da comprendere gli annunci delle grandi attenzioni destinate alle aree interne del Sannio e dell’Irpinia», precisa il segretario generale Luigi Simeone. «Nelle due province abbiamo avuto un taglio di salari del 49 per cento, pari a 49 milioni e di 7 punti superiore alla media regionale. Se dovesse essere vero che, negli ultimi cinque anni, sarebbero arrivati in Irpinia un miliardo di euro, c’è da chiedersi dove siano finiti, visto che nessuno se ne accorto. Ripartire con il tavolo per lo sviluppo – continua la nota Uil - dovra essere primariamente utile a verificare, durante tutte le fasi operative, le modalità e la caratteristica dell’occupazione che non puo continuare ad essere una variabile indipendente dai processi di sviluppo che, per essere condivisi, devono chiarire e rendere trasparenti i modelli, le quantita e la qualita della nuova occupazione che deve essere la linea guida del confronto».