Erano a bordo di una Lancia Ypsilon grigia, armati e pronti a sparare. I tre malviventi ritenuti vicini agli scissionisti sono stati arrestati in via Cicerone a Melito. Sono Lanzetti Fabio, 32 anni, Marino Leopoldo, 33enne e Iacopo Raffaele, 22 Anni, tutti di Scampia; gli uomini della Compagnia di Giugliano li hanno trovati in possesso di una semiautomatica calibro 9 con matricola abrasa e modificata per l'applicazione di un silenziatore. L'arresto dei tre uomini ritenuti legati al clan Notturno-­Abete-­Abbinante è arrivato al termine di una giornata contraddistinta da un insolito, quanto vistoso, movimento lungo le strade del popoloso comune a nord di Napoli.

Un pomeriggio in cui c'è stato più di un movimento rischioso. Atmosfera da allarme che ha imposto una intensificazione dei controlli. Almeno quattro moto di grossa cilindrata con a bordo uomini con armi ben in vista hanno più volte sfilato tra la piazza centrale e i rioni popolari melitesi: un'atto e dimostrazione di forza che probabilmente non è sfuggita agli uomini delle forze dell'ordine che, nel pomeriggio, hanno deciso di frenare l'improvvisa escalation.

Per questo i carabinieri hanno sfilato per alcune strade della città a sirene spiegate: una dimostrazione della presenza dello Stato in risposta al corteo messo in scena in mattinata. 

La massiccia presenza di uomini di Scampia e Secondigliano a Melito sarebbe la conseguenza dell'agguato messo a segno sull'asse mediano, all'altezza di Afragola, ai danni di Pietro Caiazza, raggiunto da dieci colpi d'arma da fuoco e ricoverato all'ospedale Cardarelli. Un'ipotesi potrebbe essere proprio l'organizzazione di una risposta a quanto avvenuto la notte precedente.

Redazione Na