Avellino

“Che succede se viene fuori che qualcuno con una tanica di benzina ha minacciato di bruciare uno degli assessori qui dentro e suo figlio, in cambio di un posto di lavoro in una cooperativa della città?”. Parole pesantissime, pronunciate dal consigliere Gianluca Festa all'interno del consiglio comunale di ieri sera.

Parole che già in quel momento hanno spinto il consigliere Giancarlo Giordano e poi la dimissionaria ex capogruppo Pd Enza Ambrosone a dire a Festa di andare in Procura. Intollerabile, infatti, che lo stesso Festa non abbia compiuto il gesto più ovvio e giusto. La strada delle denuncia appunto. Se sa, deve parlare. E non ci sono scuse che tengano. A maggior ragione quelle di tipo politico. Non si possono brandire simili dichiarazioni come una clava in consiglio, agitando spettri pericolosi che nuocciono a tutti. Spettri che contribuiscono ad alimentare quel clima di dubbio e paura che ha circondato Palazzo di Città, dopo l'ultima inchiesta sull'Acs.

Se quello che Festa dice fosse vero, infatti, avremmo l'ennesima riconferma di un tipo di potere consolidato da patti e accordi spregevoli compiuti sottobanco. Dove sono le minacce di qualcuno ad indirizzare scelte vitali per tutti i cittadini. Una politica che, stando sempre alle parole di Festa, a quella violenza si sarebbe inevitabilmente piegata.

E se così non fosse, se il consigliere avesse esagerato con le sue parole per aumentare la teatralità del suo intervento, paghi. Per la medesima ragione. Quella dell'opportunità. Era un consiglio comunale drammatico perché evidenziava un episodio unico nel suo genere qui ad Avellino: quell'inchiesta di tipo giudiziario che sta travolgendo Palazzo di Città. In una simile situazione pronunciare quelle frasi per ragioni strumentali, sarebbe un raro esempio di viltà nei confronti di tutti i cittadini. Sempre più schifati da un simile modo di far politica.

Per sciogliere i nostri dubbi e quelli della città ci rivolgiamo proprio al Procuratore Rosario Cantelmo. Dopo una dichiarazione del genere, il consigliere Festa va ascoltato. Bisogna capire cosa e quanto sa davvero. Alla svelta.

Andrea Fantucchio