Sant'Angelo a Cupolo

Era scritto nel destino di Pino Di Paola che ci doveva essere il ritorno a Sant’Angelo dopo tanti anni vissuti con la maglia del Real San Nicola. Un’esperienza bellissima con la compagine sannicolese tanto che non era difficile trovarlo con i giocatori e l’allenatore in giro anche al di fuori del rettangolo di gioco. In fondo l’ambiente del Real è anche questo. Poi nel mercato invernale succede che Di Paola lascia la squadra sannicolese per approdare al Sant’Angelo. Il pensiero è stato lecito e veloce, qualcosa doveva esser successo.

“Premetto - inizia il giocatore - che sono tornato a casa e sono stato accolto benissimo dalla squadra, dalla società e dal mister. Mi hanno fatto sentire uno di loro. L’addio al San Nicola? Non voglio fare polemiche, dico solo che non c’erano più le condizioni per rimanere, anzi mi hanno messo nella condizione di dover andare via. Non è stato facile perchè ho lasciato una creatura che sento mia e con la quale ho vissuto esperienze incredibili. Nella vita ci vuole rispetto per le persone e quando viene meno questo, allora non si può fare altro che cambiare aria”.

La sua nuova casa adesso è la squadra di Zeoli con la quale questa settimana ha dovuto mandare giù un boccone troppo amaro, il ko col Pietrastornina.

“E’ difficile da spiegare, abbiamo giocato contro una formazione ampiamente alla nostra portata. Forse l’abbiamo presa sotto gamba anche se il mister ci aveva avvertito. Una sconfitta che ci fa tornare con i piedi per terra perchè adesso non possiamo sbagliare più. Da qui alla fine saranno solo finali a prescindere dall’avversaria. E’ indubbio che noi giocatori ci sentiamo i primi colpevoli per questa battuta d’arresto. Non vogliamo trovare altre giustificazioni, ma pensare che possiamo ripartire più forti di prima anche se questi tre punti alla fine ci mancheranno”.

Il ko ha anche fatto capire alla squadra che il discorso primato deve essere abbandonato.

“Adesso dobbiamo lottare per i play off dopo aver perso l’occasione di rimanere incollati alle prime. Facciamo il mea culpa per quanto non siamo stati in grado di fare col Pietrastornina, ma allo stesso tempo conserviamo la convinzione che abbiamo tutte le potenzialità per giocarci i play off. Abbiamo un allenatore preparato, uno che si sta dimostrando all’altezza della situazione ma soprattutto mi sta trattando come merito”.

Le avversarie sono avvisate, il Sant’Angelo ha tolto il vestito da Babbo Natale, regali non se ne fanno più.

di Fabio Tarallo