Benevento

Si è svolta oggi alle 12 nella sede del comitato elettorale di via Annunziata la conferenza stampa di presentazione della lista FabBene. Durante l'incontro la candidata sindaco Federica De Nigris ha spiegato come il progetto sia partito “come laboratorio politico, nel quale sono confluiti Sel, rappresentanti di associazioni e movimenti e tanti singoli che volevano mettere a disposizione della città la propria professionalità, esperienza e creatività. Ci siamo resi conto che era impossibile agire senza una lista che ci permettesse di portare tutto questo all'interno della casa comunale. Da questo nasce FabBene. Bene, come Benevento, la città che amiamo. Oggi per le persone della mia generazione restare qui è di per se un atto politico: sarebbe più facile cercare realizzazione fuori da questa città, se si resta è per dare un contributo alla sua crescita. Ma Bene sta anche per attenzione al bene comune e alla buona amministrazione: il nostro programma è low budget, perché sappiamo che il comune ha pochi soldi da spendere, ma se questo è accaduto è colpa della cattiva amministrazione del passato. Fab sta per FabLab, i luoghi dove le singole professionalità e creatività si incontro e si mescolano in un progetto comune. Noi vogliamo che Benevento sia un'enorme FabLab”.

Due sono i punti chiave del nostro programma: coinvolgimento e apertura. “Il coinvolgimento dei cittadini è determinante: Benevento è ricca di realtà che possono dare il proprio contributo. Non abbiamo bisogno di scienziati dagli Stati Uniti per risollevarci, basterebbe valorizzare l'Università e le eccellenze che vi lavorano. Non abbiamo solo bisogno di kermesse culturali con grandi nomi, ma di una stagione teatrale permanente che permetta alle realtà locali di esprimersi e trovare spazio. L'apertura si riferisce proprio a questo, apertura dei teatri chiusi dei beni cittadini lasciati a deperire e che potrebbero essere messi a frutto. Del Vecchio ha dichiarato che sta studiando una opzione sul modello napoletano: vogliamo aiutarlo: nel programma parliamo della possibilità di gestire gli spazi sulla scorta degli usi civici, come accade a Napoli con l'Asilo Filangieri. Abbiamo chiesto ad una degli avvocati che si è occupata di redigere lo statuto dell'Asilo un incontro per comprendere come si può agire. Del vecchio è stato assessore alla Cultura fino ad ora, perché queste idee arrivano solo in campagna elettorale?”.