"La chiamano 'tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorio', ma si dimenticano delle proprie responsabilità. Al Sindaco è affidata la responsabilità della condizione di salute della popolazione del suo territorio. In caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica, è un suo preciso dovere attivare ogni iniziativa per la salvaguardia della salute dei cittadini ed adottare i provvedimenti consequenziali". Il circolo Sel di Montella mette nel mirino il sindaco Capone. "E così mentre, a fatica e con grandi disagi, si costruisce un nuovo depuratore, il Sindaco è accusato di omissione consapevole del trattamento delle acque fognarie e di danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali. A luglio il primo cittadino e i due rappresentanti legali della cooperativa che gestisce il depuratore, dovranno presentarsi in tribunale perché, tra il 2012 e il 2013, non hanno proceduto al trattamento delle acque fognarie, immettendo acque non depurate diret-tamente nel fiume Calore. Nel frattempo il Sindaco ci racconterà la favola, già nota, della vittima di errori non suoi. Se così fosse, dovremmo pensare che dal 2009 ad oggi il Sindaco non si è mai accorto di quanto avveniva o che, pur rendendosene conto, non è intervenuto per eliminare la (notoria) emergenza igienico sanitaria dovuta al malfunzionamento del depuratore in località Baruso. Di certo, in questa vicenda, il Comune è parte lesa! Chiediamo, pertanto, agli assessori di deliberare che il comune di montella si costituisca parte civile nel procedimento penale, per rivendicare il giusto risarcimento per i danni che saranno accertati. Sembrerebbe un atto dovuto da parte dei consiglieri di maggioranza, che da sempre dichiarano di agire per il bene e l’interesse della collettività. Lo dimostrino, ne hanno l’occasione. Quale modo migliore per supportare le iniziative ecologiche in corso se non deliberando tale decisione?O dobbiamo pensare che la politica ambientale si risolva nella distribuzione di secchi per la spazzatura e in qualche giornata ecologica?"
Redazione