Benevento

Le dita sulle linee e sui punti che compongono le schede. La testa immersa nell'antico Egitto per sentire Iside, la dea salvifica, e tutte le statue che doveva comporre il suo tempio. Così i non vedenti potranno conoscere il patrimonio che compone la sezione egizia del Museo del Sannio di Benevento. E' questo, infatti, l'ultimo tassello che arricchisce il primo archivio tattile d'Europa. “Il bello invisibile” è un progetto sperimentale che trova la sua sede presso il Centro Operativo della Soprintendenza di Caserta e Benevento ex-Convento San Felice viale degli Atlantici. Un'idea di Dario D’Auria, presidente dell’Associazione Benevento Inside.
L'iniziativa è stata sposata dal Rotary Club sezione di Benevento che ha sostenuto la creazione delle schede che raccontano la sezione egizia e che si aggiungono a quelle già presentate nelle tappe precedenti del progetto. Dalla chiesa di Santa Sofia all'Arco di Traiano. I principali monumenti della città diventano così accessibili anche a chi non può vederli.

«L'obiettivo è rendere l'archivio tattile un riferimento non solo provinciale e regionale ma nazionale – ci spiega D'Auria e prosegue -. Ricordiamo che si tratta di un progetto di rilevanza europea per il quale ho già incontrato rappresentanti interessati francesi e spagnoli. E' un progetto semplice che consente l'impatto conoscitivo del monumento o delle opere d'arte attraverso schede che se all'inizio richiedevano un ingente costo adesso, invece, sono state perfezionate in modo da richiedere una preparazione artigianale ma molto più accessibile economicamente».

Un percorso che si arricchisce sempre più. «Siamo partiti dai maggiori monumenti cittadini come l'Arco di Traiano e la Chiesa di Santa Sofia ma dobbiamo svilupparne ancora dei particolari».
Un archivio sempre consultabile: «Uno dei punti di forza dell'iniziativa è la collaborazione tra pubblico e privato. Così la sede sella Soprintendenza è il centro pilota, nel mondo, di questo progetto. E' qui che le schede possono essere consultate durante le aperture».
Ogni monumento richiede all'incirca dieci schede e l'archivio de “Il bello invisibile” cresce sempre di più.

Le ultime arrivate, che raccontano la sezione egizia, sono state realizzate grazie al Rotary Club di Benevento. «Appena abbiamo saputo di questo progetto – ci spiega Paolo Palummo, presidente del Rotary Club – abbiamo sposato l'iniziativa inserendola nel nostro piano strategico. E' un progetto ch promuove fruibilità e inclusione e che rientra nei nostri canoni d'intervento. E poi il fatto che si tratti del primo in Europa ci rende ancora più orgogliosi».

«Si tratta del primo progetto basato su tavole tattili – rimarca Salvatore Buonomo, Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio delle province di Caserta e Benevento – e dimostra la nostra attenzione verso questa forma di salvaguardia e promozione della conoscenza. Puntiamo ad una sorta di vocabolario aperto, un elenco volto ad aumentare costantemente il suo patrimonio. Un modo in cui il bello invisibile è comunque fruibile».
Alla presentazione ha preso parte Raffaella Masotta, Presidente sezione di Benevento Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
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Mariateresa De Lucia