Benevento

Stesso messaggio, ma stili comunicativi decisamente agli antipodi. Non erano sfuggite le opposte sfumature di linguaggio utilizzate da Carmine Valentino ed Umberto Del Basso De Caro per commentare l'appello di Clemente Mastella ad abbassare la temperatura dello scontro politico della campagna elettorale beneventana, invocando la costruzione di una comune agenda di temi da rendere prioritaria, quale che sia il verdetto delle urne.
Ma il sottosegretario ai Trasporti e alle Infrastrutture giudica “fuorvianti” i titoli di stampa, riportanti l'immagine di un Partito Democratico “diviso” di fronte alla proposta di Mastella, “a meno che – ribadisce De Caro – non si voglia attribuire valenza assoluta allo stile dichiarativo, piuttosto che ai contenuti”. 
Il leader dei dem sanniti sottoscrive le dichiarazioni del segretario provinciale e ribadisce che Benevento non ha bisogno di salvatori della patria, né di enunciazioni generiche, bensì di un programma concreto e una classe dirigente seria. 
Un appeasement da parte del sottosegretario, che, sebbene nella sostanza in linea con quanto espresso da Valentino, aveva fatto inarcare più di un sopracciglio tra gli addetti ai lavori, per i toni più soft e distesi, rispetto all'approccio guerrafondaio del sindaco di Sant'Agata de' Goti. 
Segretario provinciale, il quale aveva invece attribuito umori uterini a Mastella, ipotizzando che il richiamo al disgelo fosse conseguenza di una strategia di attacco, da parte dell'ex Guardasigilli, mutata perché, in fondo, non pagava dividendi in termini elettorali.
Se i due poli provano a scendere a patti, quantomeno per ciò che riguarda la dialettica politica del restante mese di campagna elettorale, dal punto di vista del Movimento Cinque Stelle c'è chi ha bollato il gesto, utilizzando una metafora calcistica, come un “biscotto”. 
Un eventuale patto di non belligeranza, se non addirittura di alleanza, con l'obiettivo di estromettere del tutto i grillini dalla corsa verso palazzo Mosti. 

a cura di Carus