Come al giro d'Italia che sta per transitare sulle strade di Benevento, ad un certo punto tra i fuggitivi può scattare l'accordo: rinunciamo ciascuno a scattare in solitaria e diamoci i cambi in testa al gruppo. Il primo a lanciare la proposta di un accordo tra galantuomini nel rimanente mese di campagna elettorale è stato Clemente Mastella: “Mettiamo da parte il passato, le rivalità e proviamo a fare squadra – dice l'ex ministro della Giustizia - costruendo un'agenda comune sui grandi temi che impegni chiunque dovesse diventare il prossimo sindaco di Benevento”.
Il leader del PD Del Basso De Caro raccoglie subito l'invito alla distensione e invita tutti a prender parte ad un confronto pubblico, nel quale i cittadini possano valutare le proposte e formare un'opinione. “Non servono demiurghi né salvatori della patria – afferma il sottosegretario – non vi è più spazio per analisi superficiali o generiche enunciazioni”. Ma all'interno dei democratici gli orientamenti differiscono. Il segretario provinciale Valentino critica Mastella e parla di sbalzi d'umore del candidato del centrodestra, la cui campagna elettorale è stata finora caratterizzata da rissa verbale e politica da avanspettacolo. Il numero uno della federazione dem bacchetta l'ex eurodeputato per aver invocato dialogo e confronto civile dopo essere stato l'unico assente alla tavola rotonda tra i candidati sul tema del diritto alla casa, sedia vuota stigmatizzata anche da Raffaele Tibaldi e Vittoria Principe.
Scettica Marianna Farese. “Non sono certo io a tenere alti i toni”, ricorda la grillina che accusa il sindaco Fausto Pepe di intasare gli uffici giudiziari con la querela a lei indirizzata, pur di non rispondere a domande scomode, poste dai pentastellati.
Chi non è altresì rimasto soddisfatto dal resoconto del primo cittadino sui debiti è Gianfranco Ucci, il quale, pur accettando la sfida del contenitore comune, ma torna a chiedere a Pepe di esibire e rendere pubblici tutti i documenti contabili di palazzo Mosti.
a cura di Carus