Mercato San Severino

”Diversi cittadini mi hanno segnalato che, alla frazione S.Eustachio, da un centro sportivo, provengono rumori molesti che non consentono ai residenti della zona di riposare tranquillamente. E’ sacrosanto il diritto al lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi, ma è sacrosanto anche il diritto di stare in casa tranquillamente”: lo dichiara Fabio Iannone, consigliere comunale (Pd) di Mercato S.Severino. “Tali cittadini” – prosegue Iannone – mi hanno segnalato che, nel predetto centro sportivo, si svolgono partite di calcio fino alle ore 00,30, a cui segue la presenza dei calciatori negli spogliatoi per fare la doccia fino alle ore 1,30 - 2 di notte, tra schiamazzi e rumori che non consentono ai residenti della zona di dormire tranquillamente”. “Già durante le partite – prosegue Fabio Iannone - si generano vari rumori, come le voci dei calciatori, quello del pallone, a cui si aggiunge quello dello speaker. I residenti ipotizzano la violazione dell’art.659 del codice penale, del codice 447/1995, Decreto Legislativo 19 agosto 2015 di attuazione della direttiva 2002/49/Ce relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (G.U. n.222 del 23/09/2005) e della legge della regione Campania e del regolamento comunale di attuazione della normativa statale e regionale in materia di acustica ambientale”. “Le preoccupazioni dei residenti” – aggiunge Fabio Iannone – “aumentano in previsione dell’estate, quando aumenta la pratica sportiva. I residenti hanno scritto al sindaco, chiedendogli un tempestivo intervento per la soluzione del problema,ad oggi ancora privo di alcun riscontro, nonostante i sopralluoghi tecnici effettuati dall’Arpac da quali sembrerebbe confermata la problematica denunciata. Di tutta evidenza che il procrastinarsi/aggravarsi di tale situazione, costringerebbe il sottoscritto a dare adeguata informazione alle autorità competenti, (S.E.Il Prefetto di Salerno e il Questore di Salerno) Da consigliere comunale e da cittadino devo constatare, ancora una volta, l’abbandono del territorio da parte dell’amministrazione del Nulla".

Redazione